Una pungente relazione di una bioeticista belga dello scorso dicembre ha avvertito come l’eutanasia in Belgio sia stata banalizzata. “Inizialmente legalizzata a condizioni molto rigorose, l’eutanasia è gradualmente diventata un atto normale e ordinario”, ha detto l’Istituto Europeo di Bioetica (IEB), a Bruxelles.
Agli occhi dei critici, questa affermazione è stata confermata da eventi accaduti nelle settimane successive. Ci sono state successive segnalazioni: una proposta di estendere l’eutanasia ai bambini, l’eutanasia di una donna che era stata sessualmente abusata da un noto psichiatra e l’eutanasia di gemelli sordi che temevano di diventare anche ciechi.
Ma la banalizzazione è ben più visibile quando l’eutanasia diventa oggetto di conversazione nei show televisivi. I popolari showmen Pauw & Witteman della vicina Olanda hanno recentemente invitato un comico cieco olandese, Vincent Biljo, e Distlemans Wim, il medico che ha sottoposto a eutanasia i gemelli belgi, per discutere sulla loro morte.
La conversazione includeva qualche “allegra” battuta del Dott. Distlemans che, divertito, sosteneva che i gemelli sarebbero morti molto tempo prima se fossero vissuti in Vallonia, la parte francofona del Belgio. Egli ha anche rivelato che i gemelli, Marc e Eddy Verbessem, erano cattolici e avevano ricevuto gli ultimi sacramenti nella loro chiesa, prima di vedersi somministrata la dose letale.
Carine Brochier, del IEB, è convinta che il Belgio sia sulla via della banalizzazione. Lei dice che un medico, in un recente dibattito sull’ IEB, ha pubblicamente affermato: “Hai ragione a dire che molto spesso l’eutanasia praticata non viene [ufficialmente] dichiarata. Io stesso ho praticato l’eutanasia moltissime volte e non l’ho mai dichiarato. È una questione troppo personale tra il medico e il paziente! Non c’è bisogno di publicizzarlo”.
traduzione a cura di Carmen Fiore
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Fonte: Eutanasia in Belgio: non è un grande problema? – Prolife News.
