Eutanasia, in Canada sarà legale. «Distruggerà la società»

I giudici in Canada hanno obbligato il governo federale ad approvare l’eutanasia. Anticipiamo alcuni stralci dell’intervista alla bioeticista Margaret Somerville che apparirà in forma integrale sul numero 27 di Tempi.

Anticipiamo alcuni stralci dell’intervista a Margaret Somerville che apparirà in forma integrale sul numero 27 di Tempi, in edicola da giovedì prossimo.

«È un disastro. In una società secolarizzata come il Canada, in mancanza della religione, le uniche istituzioni che assicurano il rispetto della persona sono la medicina e la legge. E l’eutanasia distruggerà sia l’una che l’altra». Così Margaret Somerville, famosa bioeticista di origine australiana e docente nelle facoltà di legge e medicina della McGill University in Quebec, commenta a tempi.it la notizia che la Corte suprema della Colombia Britannica, una delle dieci province in cui è diviso il Canada, ha stabilito il 15 giugno che la legge che proibisce il suicidio assistito è incostituzionale. Il verdetto concede un anno di tempo al Parlamento per cambiare la legge. Gloria Taylor, madre e nonna di 64 anni, malata di Sla, che nel 2011 ha portato in tribunale il governo federale, ha diritto a un medico che la uccida.

Perché dice che l’eutanasia è un disastro per una società come il Canada?
L’eutanasia pone il problema del rispetto della vita, che in Canada era garantito dalle religioni, che praticamente non esistono più. Il relativismo morale è fortissimo, l’enfasi su autonomia e autodeterminazione enorme. L’unico valore assoluto riconosciuto è quello della scelta.

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