La Famiglia è baluardo della società malata? Gli ultimi episodi di efferata violenza ci inducono a chiedere allo Stato più sicurezza, più Forze dell’Ordine, più rispetto della vita!

I tempi ricorrenti sono dati da quanti cercano di distruggere la famiglia e legittimare “altre coppie” con l’introduzione di “nuove formule” nel n/s ordinamento giuridico .

La Chiesa Cattolica, come le altre Confessioni, si è sempre opposta coraggiosamente a questa “strategia devastante”, ma il popolo italiano, incluso il mondo cattolico ignorando le sue ragioni che non dipendono dalla Fede, la considerano molto pericolosa per i figli, che a causa della rottura dell’unione familiare subiscono disordini psicologici quali asocialità, depressione, nevrosi, stress, turbe psichiche .

Due proposizioni sono imperanti e molto importanti nell’etica moderna : morale e bene comune, principi che si trovano là dove sono difesi e tutelati i diritti della persona umana, che oggi non “vediamo” .

La famiglia è nel turbinio delle contraddizioni di questi nostri tempi, ma ricordiamolo sempre essa è il trampolino di lancio della vita, della capacità di relazione sociale, perché senza famiglia non c’è socializzazione.

La crisi economica è grave, ma soprattutto quella morale, molto preoccupante perché si tenta di distruggere, ripeto, il fondamento della famiglia, cellula primaria della società.

In questa società che si dibatte in serie difficoltà economiche e morali, violenze in famiglia, negli stadi di calcio, problemi extra comunitari, disagio giovanile, lavoro, disoccupazione, droga, eutanasia, depressione, stress ed “altro”, mali di cui soffre la nostra società, se si distrugge la famiglia, ma come si può riconquistare quei valori morali indispensabili che si tenta e si vuole abbattere anche in Italia, come avviene in alcuni Paesi ?

Nei momenti difficili della vita odierna come oggi “viviamo”, dove quasi quotidianamente avvengono “fattacci”, dove la madre uccide i figli, dove il marito uccide la moglie e viceversa, dove coniugi vengono uccisi in casa, dove si uccide senza “regole” sulle strade, dove uccidere è divenuta una “moda” non possiamo restare sul monte delle nostre congetture ed estraniarsi dal mondo, ma occorre il coraggio di prendere coscienza della nostra povertà interiore, del nostro egoismo, del n/s relativismo, bisogna difendere la vita affinché non si abbatte definitivamente ciò che resta della nostra società.

Domandiamo allo Stato più sicurezza nelle n/s città e nei n/s paesi, più Forze dell’Ordine sottraendole alle scorte, ai Servizi Speciali, alle “Inutilità” : è imperante, necessario, prioritario : dare ai cittadini quel senso di sicurezza che oggi 2014 non abbiamo più !

Questa la sintesi di un più moderno concetto di libertà, di azione, di proposizione, di convivenza civile che costituiscono il senso della vita, il rispetto della dignità umana e della libertà in questa civiltà dell’individualismo e dell’indifferenza che si tenta di instaurare da troppo tempo !.

E con le parole del Beato Giovanni Paolo II° : “Andiamo avanti con speranza”!

Previte

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