“ La Famiglia nella gioia e nel dolore “ * !

E’ la tematica * della cura pastorale del malato che quest’anno verrà dedicato alla famiglia colpita dalla sofferenza, dal dolore, dalla disabilità nella quale i familiari malati spesso presentano patologie varie e svariate problematiche, che verrà ampliata nel 30° Convegno Nazionale della AIPAS che si svolgerà dal 6/9 ottobre 2014 presso la Domus Pacis Piazza della Porziuncola 1 ad Assisi .

Purtroppo i tempi ricorrenti e trasgressivi nei quali viviamo sono dati da quanti cercano di distruggere la famiglia e legittimare “altre coppie” con l’introduzione di “nuove formule” nel n/s ordinamento giuridico .

La Chiesa Cattolica, come altre Confessioni, si è sempre opposta coraggiosamente a questa “strategia devastante”, ma il popolo italiano incluso il mondo cattolico, ignorando le sue ragioni che non dipendono dalla Fede, la considerano “questa nuova moda imperante” molto pericolosa per i figli, che a causa della rottura dell’unione familiare subiscono disordini psicologici quali asocialità, depressione, nevrosi, stress, turbe psichiche .

Due proposizioni sono imperanti e molto importanti nell’etica moderna : morale e bene comune. Sono principi altamente morali che si trovano là dove sono difesi e tutelati i diritti della persona umana, specie in quelle famiglie dove “alloggia” un disabile, sia esso fisico che psichico .

La famiglia, purtroppo, è nel turbinio delle contraddizioni di questi nostri tempi. Tempi che non trovano giustizia, pace , serenità, ma ricordiamolo sempre essa, famiglia, è il trampolino di lancio della vita, della capacità relazionale sociale, perché senza famiglia non c’è socializzazione, non vi é futuro, non vi è vita . La crisi economica è grave, soprattutto quella morale, molto preoccupante perché si tenta di distruggere, ripeto, il fondamento della famiglia, cellula primaria della società, soprattutto dove insiste un disabile, “nella gioia e nel dolore”.

Questa società si dibatte in serie difficoltà economiche, soprattutto morali, dove continuano violenze in famiglia, negli stadi di calcio, nei problemi inerenti lo sbarco di extra comunitari nella n/s Italia, intensissimo, poi, disagio giovanile, scarsità di lavoro, dove la disoccupazione è “enorme”, dove circola droga, dove l’ eutanasia comincia ad essere travolgente, dove la depressione alberga in generale, dove lo stress ed “altro”, costituiscono profondi mali di cui soffre la nostra società, dove vi è poca giustizia, ma se si distrugge la famiglia o si tenta di distruggere, mi si dica come si può riconquistare quei valori morali indispensabili che si tenta e si vuole abbattere anche in Italia, come avviene in alcuni Paesi ?

La vita odierna è carica di momenti difficili, dove quasi quotidianamente avvengono “fattacci”, dove la madre uccide i figli, il marito uccide la moglie e viceversa, dove coniugi vengono uccisi in casa, dove si uccide senza “regole e senza ma” sulle strade, dove uccidere è divenuta una imperante “moda”.

Non possiamo restare immobili delle nostre congetture, estraniarsi dal mondo, diventare indifferenti, ma è impellente, per non dire necessario, il coraggio di prendere coscienza della n/s povertà interiore, del n/s egoismo, del n/s beffardo relativismo, bisogna difendere la vita affinché non si abbatte definitivamente ciò che resta della nostra società.

Facciamo nostre le intenzioni del Pontefice ed inviamo a tutto il Convegno AIPAS di Assisi quelle impellenti parole “ Invito tutti voi a pregare la Madonna nostra Madre. Lei sa,Lei conosce le sofferenze e ci aiuta sempre nei momenti più difficili “ ( Papa Francesco Aula Paolo VI° ai Centri Volontari della Sofferenza 17 maggio 2014 ) .

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II° : “Andiamo avanti con speranza”!

Previte

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