Fecondazione: donatore di sperma cambia idea, lei fa causa | Tempi.it

marzo 4, 2013 Leone Grotti

Una donna americana compra lo sperma di un uomo per fare un bambino da sola, ma l’uomo cambia idea perché si converte in Israele.

È una storia tragicomica e si gioca tutta sull’asse Florida-Israele. Galit (nome fittizio) è una donna single di 39 anni che tre anni fa ha deciso di volere un figlio. Per questo, ha comprato lo sperma di un israeliano e ha concepito con la fecondazione assistita. Tre anni dopo, soddisfatta del risultato (alias la figlia), ha deciso di volere un altro bambino. Desiderando dare alla figlia un fratellino “naturale” dal punto di vista biologica, ha comprato dallo stesso israeliano altre cinque “porzioni” di sperma, pagandolo per conservarle in Israele. Al momento di andare a recuperarle per sottoporsi a un nuovo trattamento di fecondazione assistita, le arriva una chiamata inaspettata: «Il donatore ha cambiato idea, dopo essere diventato un religioso osservante non vuole più donare il suo sperma. Ovviamente, lei riavrà i suoi soldi».

SI VA IN TRIBUNALE. La donna si è recata subito in Israele e ha fatto causa all’uomo dopo essersi rivolta a un avvocato, perché «i miei sentimenti sono stati completamente ignorati. Tutto questa storia riguarda il mio futuro figlio. Se non potrò più avere bambini da quel donatore, mia figlia non potrà avere un fratellino biologico». Due settimane fa, l’Alta corte di giustizia israeliana ha dato torto a Galit, pur provando «simpatia» per i suoi sentimenti. Come si legge nella sentenza, riportata dal quotidiano israeliano Haaretz, «la priorità deve essere data al donatore e alla sua personale autonomia. È comprensibile che una persona cambi idea, dopo averci pensato, e non voglia che un bambino nasca dal suo sperma, perché non l’ha scelto e non ha scelto la madre».

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