FILM ANTICRISTIANO/ Introvigne: i cristiani non cadano nel tranello della censura

domenica 14 ottobre 2012

I cristiani libanesi protestano contro un film turco definito offensivo e oltraggioso per la loro religione. Il film in questione, intitolato “Fetih 1453” è uscito nelle sale turche da qualche settimana e ha avuto grande successo. E’ la storia della caduta di Costantinopoli nel 1453, quando quello che rimaneva dell’impero bizantino viene spazzato via dai musulmani. Un film che secondo chi l’ha visto mostra i cristiani come persone “grottesche e origine di tutti i mali, mentre i musulmani sono dipinti come perfetti e incorruttibili”. Non solo: ci sarebbero anche evidenti falsità storiche, come l’ingresso di Maometto II nella basilica di Santa Sofia che storicamente vide il massacro di migliaia di cristiani, qui dipinto invece come un sovrano che accarezza i bambini. Troppo, per i cristiani libanesi, che hanno boicottato l’uscita del film e ne chiedono adesso la censura. Secondo Massimo Introvigne, contattato da Ilsussidiario.net, “bisogna sempre stare molto attenti nell’invocare la censura”. Questo, spiega, “perché i cristiani di fronte alla lobby musulmana sono debolissimi e si finirebbe per ottenere l’effetto contrario”. E’ innegabile però, aggiunge, che la Turchia di Erdogan è tornata a celebrare il passato ottomano e islamico della sua storia.

Un film anti cristiano dopo il film definito blasfemo dai musulmani.  Qual è la sua opinione?

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