Francia, Annagate: nessuna sanzione per gli agenti | Tempi.it

maggio 7, 2014 Leone Grotti

Si chiude l’indagine sul caso Annagate scoppiato due mesi fa. Anna era stata minacciata così dalla polizia: «Se vuoi la cittadinanza, spia la Manif». Gli agenti non saranno sanzionati ma «richiamati al rispetto delle regole»

ANNA INVITEE D'ON NE PARLE QUE DE CA...«Non ci saranno sanzioni perché non c’è niente da sanzionare». È questa la conclusione a cui è arrivata l’indagine del ministero degli Interni durata due mesi sul caso “Annagate” in Francia. Come vi avevamo raccontato, Anna è una giovane ragazza russa di 19 anni che l’anno scorso, mentre sbrigava le pratiche per ottenere la cittadinanza, è stata convocata dalla polizia francese che l’ha minacciata così: se vuoi la cittadinanza, devi spiare la Manif pour tous.

TUTTO NELLA NORMA? Lo scandalo, confermato dal sindaco aggiunto di Versailles François-Xavier Bellamy, che ha aiutato la ragazza ha ottenere giustizia, è subito finito sotto indagine dell’allora ministro degli Interni e neo premier Manuel Valls.
Secondo il rapporto gli agenti del Sdig che hanno minacciato Anna e che hanno considerato come elementi sospetti il fatto che la ragazza fosse di destra, che andasse a Messa e che partecipasse ai raduni della Manif «hanno fatto il loro lavoro».

PERCHÉ RICHIAMARE ALLE REGOLE? Per il portavoce del ministero degli Interni «forse sono stati un po’ troppo incisivi ma non l’hanno minacciata». Il riferimento è forse a questa frase che le hanno rivolto: «Sai, noi amiamo i metodi del Kgb». Il fatto però è stato confermato dal Ministero: «La ricerca di informazioni, soprattutto in un periodo teso in cui durante le manifestazioni si sono verificati incidenti gravi, è assolutamente giustificata».
Ma se non è successo niente perché gli agenti in questione saranno «richiamati al rispetto delle  regole» e dovranno partecipare a un «corso di formazione»? Se lo chiede il legale di Anna: «L’indagine non è molto seria. O i funzionari hanno commesso un errore oppure nessuno ha sbagliato ma allora non si capisce perché “richiamarli alle regole”».

OSSESSIONE MANIF. Durante tutto il 2013 il governo Hollande si è dimostrato ossessionato dalla Manif pour tous: decine di persone sono state fermate dalla polizia solo perché indossavano una maglietta con raffigurata una famiglia comune, tanto che è arrivata anche una denuncia fatta all’Onu dal direttore del Centro europeo per la Legge e la Giustizia davanti alla costante repressione della polizia francese nei confronti dei manifestanti contro la legge sul matrimonio gay.

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