Gay, Francia. Ancora proteste: «Non si cambia la civiltà» | Tempi.it

gennaio 24, 2013 Leone Grotti

I parlamentari, sostenuti da quasi 19 mila sindaci e assessori, davanti all’Eliseo hanno gridato ieri «Referendum». E Parigi ammette: «La manifestazione per tutti è stata storica»

Dopo la grande Manifestazione per tutti parigina, appoggiata anche dalla comunità omosessuale e da parte della sinistra, la protesta contro il matrimonio e l’adozione gay in Francia continua. Il 29 gennaio la legge Taubira arriverà in Parlamento, dove “Intesa per la famiglia”, il collettivo che riunisce 217 deputati contrari al progetto di legge, promette battaglia. Ieri un centinaio di loro «hanno disertato i lavori in aula per assieparsi davanti all’ingresso dell’Eliseo, scandendo la parola “referendum”».

NIENTE REFERENDUM. I parlamentari, sostenuti dai quasi 19 mila sindaci e assessori riuniti nel “Collettivo dei sindaci per l’infanzia”, hanno protestato perché «non si cambia la civiltà di nascosto» e «Hollande non può ignorare gli appelli lanciati da centinaia di migliaia di manifestanti». Il presidente socialista, infatti, dopo la grande manifestazione ha preso della volontà di una enorme fetta della società francese, domani li riceverà all’Eliseo, ma ha assicurato che non cambierà idea sulla legge e non proporrà un referendum.

BALLETTO DEI NUMERI. Intanto non si ferma il balletto sui numeri della Manifestazione per tutti, con gli organizzatori che ribadiscono il conto di 800 mila/un milione e la prefettura di Parigi che insiste sui 300 mila. Se anche avesse ragione la prefettura, che in questi giorni però ha aumentato la stima a 340 mila, quella a favore della famiglia naturale sarebbe comunque una delle più grandi manifestazioni di piazza della storia francese.

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