Gay, Pizza contro Bagnasco La Lega: via le deleghe – Cronaca – Messaggero Veneto

L’assessore offende il cardinale perché non riconosce le coppie di fatto. Toneatto (La Destra) condanna la violenza verbale

UDINE. «Il cardinal Bagnasco, presidente dei vescovi d’Italia, è ignorante, perfido e bugiardo…in Italia i diritti alle coppie gay e lesbiche non sono riconosciuti. Vada all’inferno lui e coloro che lo seguono». L’ha scritto su un post su Facebook l’assessore comunale, Enrico Pizza, omosessuale dichiarato che, da sempre, si batte per il riconoscimento delle coppie gay. E l’onorevole leghista, Massimiliano Fedriga, e il segretario cittadino del Carroccio, Alessandro Ciani, chiedono al sindaco, Furio Honsell, di ritirare le deleghe all’assessore.

Fin qui va tutto bene, ma certi aggettivi scritti da un rappresentante istituzionale hanno fatto inorridire più di qualcuno, tra questi il segretario provinciale de “La Destra”, Valerio Toneatto, che in una nota condanna «la violenza verbale nei confronti di chi esprime un pensiero contrario al suo». Rischia insomma di scoppiare l’ennesimo polverone per parole scritte in libertà, dimenticando forse il ruolo istituzionle, sul social network.

Ma andiamo con ordine. Tutto è iniziato giovedì pomeriggio quando le agenzie di stampa hanno battuto la dichiarazione del cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei (Conferenza episcopale italiana), il quale affrontando il tema delle prime nozze omosessuali in Francia e del riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, non solo omosessuali, ha dichiarato che «i loro desiderata, bisogni, diritti individuali sono già assicurati dal diritto civile, senza la necessità di creare un nuovo soggetto di diritto».

Di fronte a simili dichiarazioni, Pizza è andato su tutte le furie perché, spiega, «non è vero che le coppie gay hanno gli stessi diritti della coppia formata da un uomo e una donna. Bagnasco ha detto una menzogna e le menzogne – insiste l’assessore – vanno denunciate». Peccato che nella denuncia Pizza usi aggettivi forti con la chiosa «vada all’inferno lui e coloro che lo seguono».

E così anche alcuni degli oltre 2 mila amici virtuali dell’assessore ritengono che quella chiosa sia rivolta ai cattolici e lo fanno notare. «Non mi riferivo certo ai cattolici che hanno per fortuna ben altra mentalità. Ma – precisa Pizza – non ho eletto io Bagnasco presidente dei vescovi d’Italia. E in questa veste si assume una responsabilità. Se poi non rappresenta i cattolici sta a loro dirlo, non a me. . . A lui! Il vescovo ha mentito sapendo di mentire e per me è molto grave».

Apriti cielo, Toneatto, rappresentante della forza politica avversa al centrosinistra del quale fa parte l’assessore, non ci sta e scrive, questa volta però non su Facebook, facendone anche una questione politica e istituzionale: «Ancora una volta un componente della giunta Honsell si distingue per l’equilibrio e la moderazione nelle prese di posizione pubbliche. Ciò che colpisce è la violenza verbale nei confronti di chi esprime un pensiero contrario al suo. Per fortuna -aggiunge Toneatto – non sarà Pizza, nel giorno del giudizio, a giudicare i vivi e i morti e così milioni di italiani non rischieranno l’inferno perché credono in una famiglia dove i bambini chiamano papà il papà e mamma la mamma».

La querelle, insomma, rischia di sollevare diverse prese di posizione su un tema che in Friuli, anche a seguito delle campagne dell’Arcigay, resta in primo piano. Lo si capisce leggendo i commenti proprio su Facebook dove c’è chi ricorda a Pizza che «i termini usati nei confronti del cardinale sono offensivi e un assessore comunale dovrebbe essere più cauto».

Ma l’amministratore assicurando rispetto per tutte le religioni, ribadisce: «Bagnasco mente sapendo di mentire. I gay non hanno gli stessi diritti di una coppia tradizionale, pensiamo solo all’assistenza sanitaria e al risarcimento del danno». E per quando riguarda l’invio all’inferno, Pizza sottolinea che le parole del cardinale sono arrivate nel giorno in cui «un ragazzo per omofobia si è buttato dal terzo piano».

Fonte: Gay, Pizza contro Bagnasco La Lega: via le deleghe – Cronaca – Messaggero Veneto.

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