Gerusalemme, la tomba di Davide presa a martellate – Vatican Insider

Ancora atti di vandalismi contro i simboli religiosi, la denuncia della Custodia di Terra Santa

Giorgio Bernardelli

Per la seconda volta nel giro di pochi giorni a Gerusalemme persone armate di martello e scalpello hanno preso di mira le piastrelle ottomane che si trovano nell’ingresso della Tomba di Davide, sul Monte Sion, proprio sotto al luogo in cui la tradizione cristiana venera il Cenacolo. A rilanciare la notizia è il sito terrasanta.net, legato alla Custodia di Terra Santa. A colpire sono le circostanze parecchio strane dell’episodio: fanno pensare che non proprio di vandalismo si tratti.
Il primo assalto è avvenuto il 20 dicembre scorso, quando la polizia ha scoperto in pieno giorno un giovane ultra-ortodosso mentre – in un luogo molto frequentato dagli ebrei religiosi – scalpellava queste piastrelle, che risalgono al XVII secolo e sono state riportate alla luce durante un restauro avvenuto nel 2010. L’uomo si è giustificato dicendo che era lì per recitare lo shiduch, la preghiera ebraica per trovare moglie o marito, ma gli sarebbe stato detto che le piastrelle impedivano alla preghiera di raggiungere l’Altissimo.
Motivazione un po’ bizzarra che ha suscitato l’ilarità generale in Israele, facendo però probabilmente prendere un po’ sottogamba la questione. Così nella notte tra mercoledì e giovedì qualcuno è potuto tornare e riuscire praticamente a completare l’opera: delle preziose piastrelle bianche e blu, tipicamente ottomane, non restano oggi che 50 centimetri quadrati di superficie.

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