Giappone: controllo d’identità degli stranieri nei luoghi di culto

La protesta inedita dei vescovi cattolici

di Anita Bourdin

ROMA, domenica, 8 luglio 2012 (ZENIT.org) – I vescovi cattolici del Giappone chiedono alla polizia di non controllare più l’identità degli stranieri nei luoghi di culto. Lo rivela il sito Eglises d’Asie (EDA), l’agenzia della Missioni Estere di Parigi, che richiama l’attenzione su questo caso di limitazione della libertà religiosa.

Secondo l’agenzia, monsignor Ikenaga Jun, arcivescovo di Osaka e presidente della Conferenza Episcopale del Giappone, ha chiesto al governo di Tokyo di “non far più effettuare dei controlli d’identità prendendo di mira gli stranieri in o nei pressi delle chiese”.

Come riferito da EDA, il 2 luglio scorso, il presule ha consegnato una lettera al governo giapponese chiedendo dei chiarimenti sulle istruzioni date alla polizia.

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