Giordania: Fratelli Musulmani criticano le elezioni | Tempi.it

gennaio 25, 2013 Leone Grotti

Si sono chiuse le elezioni per il Parlamento in Giordania. I Fratelli Musulmani protestano contro una legge elettorale che li ha sfavoriti e promettono di scendere in piazza contro il re.

I Fratelli Musulmani sono sul piede di guerra in Giordania, dopo che le elezioni di due giorni fa hanno consegnato per lo più a candidati indipendenti legati a diverse tribù la maggioranza del Parlamento. La Giordania è uno dei pochi paesi in Medio Oriente a non essere stato sconvolto da guerre negli ultimi 50 anni e a non avere subito pesanti manifestazioni di piazza per la cosiddetta Primavera araba.

AFFLUENZA DEL 56 PER CENTO. Il Fronte di azione islamica, il braccio politico dei Fratelli Musulmani, ha disertato le elezioni lamentando che la legge elettorale è stata costruita per sfavorirli e per questo ha promesso manifestazioni di piazza. Due milioni e mezzo di persone si sono registrate per il voto e l’affluenza alle urne è stata del 56 per cento. Le elezioni fanno parte di una spinta riformatrice del re Abdullah, che per la prima volta consulterà il Parlamento al momento di scegliere il governo del paese. Con le riforme costituzionali approvate, il re si è anche diminuito i poteri in favore del nuovo Parlamento.

OASI DEL MEDIO ORIENTE. Come dichiarato a tempi.it dal sacerdote che vive nella capitale Amman ed esperto di Medio Oriente Hanna Kildani, «la Giordania per ora è stabile. Ci sono proteste contro la Costituzione, ma pacifiche, e la maggioranza della gente vuole queste elezioni».

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