“ Giornata Internazionale di lotta alla povertà “

La “ Giornata Internazionale contro la povertà “nasce a Parigi il 17 ottobre 1987, quando migliaia di persone si ritrovarono nell’area monumentale del Trocadero, dove fu firmata la “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”, per protestare contro le condizioni di estrema povertà in cui vivevano milioni di persone nel mondo.

 

Si tratta di una realtà che talvolta rimuoviamo nei n/s pensieri e dai n/s sguardi, ma che si riaffaccia inesorabile nei momenti più tristi della vita.

 

In ogni tempo è prioritario riconoscere le necessità di quella realtà per la quale le testimonianze ai vari livelli non devono limitarsi ad attestazioni di sole parole .

 

E’ un invito alla riflessione, alla ricerca della verità che diventa ineludibile, un bene prezioso, quando siamo in estrema necessità e si sente estraniato dagli altri

 

“ Adoriamo Dio ed amiamo il prossimo per non essere idolatri né ipocriti “ avverte molto argutamente Papa Francesco ( 15 ottobre 2013 Chiesa di Santa Marta Vaticano) .

 

L’intervento ad operare per lo sviluppo integrale dell’uomo, passa anche attraverso questa “ situazione” che ha avuto sempre il diritto urgente di risposte legislative, che nel richiamo sociale incentrato nella formazione delle coscienze e nella rilevanza di ingiustizie contro i più deboli.

 

A mio sommesso avviso non sono ammissibili le affermazioni di rispetto della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica senza una coerente azione di sostegno, di presenza, di solidarietà, di stimolo, di una economia solidaristica, né la pseudo conclamata solidarietà difficile da interpretare,con definizioni semplicistiche o risposte sbrigative.

 

Se si esce dalle sterili considerazioni per entrare nel campo della realtà, allora forse in ognuno di noi rinasce la fiducia di non perdere quell’etica civile, cioè il rispetto della dignità della persona che una progressione, anche di norme giuridiche, a volte tentano di cancellare, anche,la dignità dell’uomo bisognevole, perché l’esempio che viene dalla politica ci induce ad essere più egocentrici e meno altruisti, spettatori polemici o quanto meno passivi.

 

Ma l’aspetto umanitario è anche consequenziale a quello socio-economico perché è sempre opportuno concedere sostegni economici sia ai singoli che alle famiglie, in quanto le pensioni od elargizioni sono molto minime al costo della vita e concedono solo sufficientemente alla sopravvivenza.

 

In conclusione una forte azione preventiva è opportuna anche perché la crisi di valori e l’affermazione di disvalori accrescono la solitudine, fanno cadere le tradizionali forme di coesione sociale, sfaldando i gruppi di aggregazione, perché la dominante cultura della n/s società resta ed è sempre più chiusa ed egoistica non ci deve portare a dimenticare od emarginare la povertà .

 

E’ da salutare con lodevole attenzione questa realtà della povertà che a volte dimentichiamo, ma che ci viene ricordata nella “ Giornata Internazionale” il 17 ottobre di ogni anno con lo scopo di realizzare quella cultura e considerare quegli sventurati che non si possono considerare al meno, ma cittadini a pieno titolo con pari diritti e pari opportunità restando un forte richiamo di chi nelle Istituzioni trova più spazio con le parole e molto meno nella considerazione e nella concretezza .

 

Questa “Giornata” vuol essere un richiamo per tutti perché la diversità è un qualcosa che deve renderci più consapevoli di quei valori condivisi che formano le n/s coscienze e per i quali non possiamo estraniarci in quanto vivono tra di noi e siamo arbitri di gesti e di un comportamento che faccia sentire al povero quel calore umano di cui hanno grande bisogno.

 

Previte

 

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

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