I figli dei divorziati sono meno propensi alla pratica religiosa

Un nuovo dossier americano rivela l’impatto sulla fede nelle famiglie divise

John Flynn, LC

ROMA, Monday, 21 January 2013 (Zenit.org).

Le conseguenze sociali negative del divorzio sono ben note ma una nuova ricerca dimostra che esso porta anche ad un declino della pratica religiosa.
Mercoledì scorso l’Institute for American Values ha pubblicato i risultati dell’indagine di un gruppo di suoi allievi in un dossier intitolato Does the Shape of Families Shape Faith?: Challenging the Churches to Confront the Impact of Family Change (La forma della famiglia dà forma alla fede? Una sfida alle chiese per confrontarsi con l’impatto dei cambiamenti della famiglia).
Ogni anno circa un milione di bambini sperimentano il divorzio dei loro genitori, sottolinea il rapporto, e, soprattutto, un quarto dei giovani adulti vengono da famiglie divorziate.
Gli autori della ricerca affermano che i figli dei divorziati diventano meno religiosi quando raggiungono l’età adulta, rispetto a coloro che crescono in famiglie unite.
Uno studio rivela che, mentre due terzi delle persone cresciute in famiglie unite affermano di essere decisamente religiosi, solo metà di coloro che hanno i genitori divorziati, dichiara la stessa cosa.
In termini di pratica religiosa più di un terzo dei giovani adulti provenienti da famiglie unite è osservante, contro un quarto di coloro che vengono da famiglie divise.
Secondo il dossier dell’Institute of American Values, l’influenza più significativa sui giovani in termini di fede, è la pratica religiosa da parte dei loro genitori.
“I genitori giocano un ruolo vitale nell’influenza delle vite religiose dei loro figli dopo il divorzio, specie in un cultura in cui l’impegno associativo e altre forme di coinvolgimento civico non sono più un riferimento normativo come in passato”, si legge nel dossier.

Mancanza di sostegno

Una delle ragioni per cui un significativo numero di figli di divorziati è meno praticante, è perché, secondo lo studio, al momento della separazione dei genitori, due terzi degli intervistati ha affermato che nessuno nella loro comunità religiosa ha offerto loro sostegno.
Un altro motivo è rappresentato dal fatto che il divorzio provoca un calo della frequenza in chiesa dei bambini. Degli adulti cresciuti in famiglie divise vanno in chiesa regolarmente solo la metà rispetto ai figli delle famiglie unite.
Chi sperimenta un divorzio afferma anche di aver trovato meno riferimenti religiosi e spirituali nella propria famiglia. Uno studio dimostra che solo un terzo dei padri divorziati li ha incoraggiati a praticare la propria fede contro i due terzi delle famiglie unite.
I figli possono anche percepire che il divorzio ha un impatto diretto sulla loro fede. Uno studio realizzato da studenti universitari, ha dimostrato che taluni interpretano il divorzio dei genitori come un danno ai loro valori spirituali essenziali. Costoro sono anche più propensi ad autodefinirsi “spirituali” piuttosto che “religiosi”.

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