I giorni dell’opposizione cattolica – Massimo Viglione e Corrado Gnerre – Il Giudizio Cattolico

In un certo qual modo era prevedibile ciò che è avvenuto. Inizia l’“era Marino” a Roma … dopo quella Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli. Era prevedibile per un motivo ben preciso: per il tradimento del centro-destra. Non ci riferiamo tanto al governo delle cosiddette “larghe intese” che lascia il tempo che trova, quanto a un tradimento che ormai da anni si sta manifestando, quello dei valori.

Ad un indiscutibile trionfo delle forze della dissoluzione spirituale, morale, politica ed economica, si accompagna un fallimento totale del centro-destra. Un fallimento di cui tutti faremo sempre più le spese, a partire dai bambini nel grembo delle madri, per arrivare ai vecchi che saranno dichiarati non più degni di vivere, passando per tutti noi che saremo sempre più depauperati dei nostri risparmi e sempre più controllati dalla finanza e dal mondialismo, sempre più sottoposti a una società della dissoluzione e soggiogati dal politicamente corretto della società del pensiero unico.

Solo ieri, sul Corriere della Sera, l’on. Prestigiacomo (una delle “donne” dell’etica berlusconiana) scriveva che ormai è giunto il tempo di dare i “diritti” (senza mai dire quali, però) agli omosessuali e a tal fine ci informava di aver fondato un’associazione di parlamentari (con Bondi, Carfagna, Galan e vari altri di “centro-destra”, fra cui l’immancabile animalista Brambilla, ovviamente).

Diciamocelo francamente: questi sarebbero meglio di Marino e compagni? E perché? Ci dimentichiamo che Alemanno ha finanziato il gay-pride per ben due volte? Che in campagna elettorale aveva promesso di bloccare tutte le follie delle “archistar” di Veltroni e Rutelli, e poi la prima cosa che ha fatto è stata finanziare con i nostri soldi quell’incredibile scemenza della “nuvola” di Fuksas? Perché allora meravigliarsi se si perde? Gli elettori hanno capito la falsa alternativa … e hanno disertato le urne.

Se non la smettiamo di essere anche noi complici di tutto questo e del disfacimento della nostra società, andremo verso situazioni che oggi nemmeno immaginiamo. Forse, anzi senz’altro, è giunta l’ora di cambiare. Ma di cambiare veramente. Anzitutto smettendola di votare, credere e appoggiare un mondo disastrato e traditore – in tutti i sensi – come quello del centro-destra italiano. Poi iniziando a creare una vera alternativa alla sinistra e al finto “centro-destra”. Un’alternativa che sia fondata sui tradizionali, immutabili e “non-negoziabili” valori della civiltà naturale e cristiana.

Non basta più denunciare per porre fine al “politicamente corretto”, strumento eccellente della dissoluzione e “ghigliottina morale” dei nostri giorni. Non bastano più gli articoli intelligenti e seri, né i bei siti. Denunce, articoli, libri, siti, marce, convegni, sono tutti ottimi strumenti (soprattutto per chi, come noi, non ha né soldi né mezzi di informazione sufficienti a una vera battaglia pubblica), anzi sono necessari… ma non sufficienti. Non più.

Questi sono i giorni della non complicità.

I giorni della “chiamata alle armi” (metaforicamente parlando).

I giorni dell’opposizione cattolica.

I giorni di una nuova insorgenza: spirituale, morale e civile. Per preparare anche quella politica, per una nuova società cristiana in Italia e non solo.

 

 

Massimo Viglione e Corrado Gnerre

– See more at: http://www.ilgiudiziocattolico.com/1/196/i-giorni-dell%27opposizione-cattolica.html#sthash.HpBd3WYd.dpuf

In un certo qual modo era prevedibile ciò che è avvenuto. Inizia l’“era Marino” a Roma … dopo quella Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli. Era prevedibile per un motivo ben preciso: per il tradimento del centro-destra. Non ci riferiamo tanto al governo delle cosiddette “larghe intese” che lascia il tempo che trova, quanto a un tradimento che ormai da anni si sta manifestando, quello dei valori.

Ad un indiscutibile trionfo delle forze della dissoluzione spirituale, morale, politica ed economica, si accompagna un fallimento totale del centro-destra. Un fallimento di cui tutti faremo sempre più le spese, a partire dai bambini nel grembo delle madri, per arrivare ai vecchi che saranno dichiarati non più degni di vivere, passando per tutti noi che saremo sempre più depauperati dei nostri risparmi e sempre più controllati dalla finanza e dal mondialismo, sempre più sottoposti a una società della dissoluzione e soggiogati dal politicamente corretto della società del pensiero unico.

Solo ieri, sul Corriere della Sera, l’on. Prestigiacomo (una delle “donne” dell’etica berlusconiana) scriveva che ormai è giunto il tempo di dare i “diritti” (senza mai dire quali, però) agli omosessuali e a tal fine ci informava di aver fondato un’associazione di parlamentari (con Bondi, Carfagna, Galan e vari altri di “centro-destra”, fra cui l’immancabile animalista Brambilla, ovviamente).

Diciamocelo francamente: questi sarebbero meglio di Marino e compagni? E perché? Ci dimentichiamo che Alemanno ha finanziato il gay-pride per ben due volte? Che in campagna elettorale aveva promesso di bloccare tutte le follie delle “archistar” di Veltroni e Rutelli, e poi la prima cosa che ha fatto è stata finanziare con i nostri soldi quell’incredibile scemenza della “nuvola” di Fuksas? Perché allora meravigliarsi se si perde? Gli elettori hanno capito la falsa alternativa … e hanno disertato le urne.

Se non la smettiamo di essere anche noi complici di tutto questo e del disfacimento della nostra società, andremo verso situazioni che oggi nemmeno immaginiamo. Forse, anzi senz’altro, è giunta l’ora di cambiare. Ma di cambiare veramente. Anzitutto smettendola di votare, credere e appoggiare un mondo disastrato e traditore – in tutti i sensi – come quello del centro-destra italiano. Poi iniziando a creare una vera alternativa alla sinistra e al finto “centro-destra”. Un’alternativa che sia fondata sui tradizionali, immutabili e “non-negoziabili” valori della civiltà naturale e cristiana.

Non basta più denunciare per porre fine al “politicamente corretto”, strumento eccellente della dissoluzione e “ghigliottina morale” dei nostri giorni. Non bastano più gli articoli intelligenti e seri, né i bei siti. Denunce, articoli, libri, siti, marce, convegni, sono tutti ottimi strumenti (soprattutto per chi, come noi, non ha né soldi né mezzi di informazione sufficienti a una vera battaglia pubblica), anzi sono necessari… ma non sufficienti. Non più.

Questi sono i giorni della non complicità.

I giorni della “chiamata alle armi” (metaforicamente parlando).

I giorni dell’opposizione cattolica.

I giorni di una nuova insorgenza: spirituale, morale e civile. Per preparare anche quella politica, per una nuova società cristiana in Italia e non solo.

 

 

Massimo Viglione e Corrado Gnerre

– See more at: http://www.ilgiudiziocattolico.com/1/196/i-giorni-dell%27opposizione-cattolica.html#sthash.HpBd3WYd.dpuf

In un certo qual modo era prevedibile ciò che è avvenuto. Inizia l’“era Marino” a Roma … dopo quella Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli. Era prevedibile per un motivo ben preciso: per il tradimento del centro-destra. Non ci riferiamo tanto al governo delle cosiddette “larghe intese” che lascia il tempo che trova, quanto a un tradimento che ormai da anni si sta manifestando, quello dei valori.

Ad un indiscutibile trionfo delle forze della dissoluzione spirituale, morale, politica ed economica, si accompagna un fallimento totale del centro-destra. Un fallimento di cui tutti faremo sempre più le spese, a partire dai bambini nel grembo delle madri, per arrivare ai vecchi che saranno dichiarati non più degni di vivere, passando per tutti noi che saremo sempre più depauperati dei nostri risparmi e sempre più controllati dalla finanza e dal mondialismo, sempre più sottoposti a una società della dissoluzione e soggiogati dal politicamente corretto della società del pensiero unico.

Solo ieri, sul Corriere della Sera, l’on. Prestigiacomo (una delle “donne” dell’etica berlusconiana) scriveva che ormai è giunto il tempo di dare i “diritti” (senza mai dire quali, però) agli omosessuali e a tal fine ci informava di aver fondato un’associazione di parlamentari (con Bondi, Carfagna, Galan e vari altri di “centro-destra”, fra cui l’immancabile animalista Brambilla, ovviamente).

Diciamocelo francamente: questi sarebbero meglio di Marino e compagni? E perché? Ci dimentichiamo che Alemanno ha finanziato il gay-pride per ben due volte? Che in campagna elettorale aveva promesso di bloccare tutte le follie delle “archistar” di Veltroni e Rutelli, e poi la prima cosa che ha fatto è stata finanziare con i nostri soldi quell’incredibile scemenza della “nuvola” di Fuksas? Perché allora meravigliarsi se si perde? Gli elettori hanno capito la falsa alternativa … e hanno disertato le urne.

Se non la smettiamo di essere anche noi complici di tutto questo e del disfacimento della nostra società, andremo verso situazioni che oggi nemmeno immaginiamo. Forse, anzi senz’altro, è giunta l’ora di cambiare. Ma di cambiare veramente. Anzitutto smettendola di votare, credere e appoggiare un mondo disastrato e traditore – in tutti i sensi – come quello del centro-destra italiano. Poi iniziando a creare una vera alternativa alla sinistra e al finto “centro-destra”. Un’alternativa che sia fondata sui tradizionali, immutabili e “non-negoziabili” valori della civiltà naturale e cristiana.

Non basta più denunciare per porre fine al “politicamente corretto”, strumento eccellente della dissoluzione e “ghigliottina morale” dei nostri giorni. Non bastano più gli articoli intelligenti e seri, né i bei siti. Denunce, articoli, libri, siti, marce, convegni, sono tutti ottimi strumenti (soprattutto per chi, come noi, non ha né soldi né mezzi di informazione sufficienti a una vera battaglia pubblica), anzi sono necessari… ma non sufficienti. Non più.

Questi sono i giorni della non complicità.

I giorni della “chiamata alle armi” (metaforicamente parlando).

I giorni dell’opposizione cattolica.

I giorni di una nuova insorgenza: spirituale, morale e civile. Per preparare anche quella politica, per una nuova società cristiana in Italia e non solo.

 

 

Massimo Viglione e Corrado Gnerre

– See more at: http://www.ilgiudiziocattolico.com/1/196/i-giorni-dell%27opposizione-cattolica.html#sthash.HpBd3WYd.dpuf

In un certo qual modo era prevedibile ciò che è avvenuto. Inizia l’“era Marino” a Roma … dopo quella Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli. Era prevedibile per un motivo ben preciso: per il tradimento del centro-destra. Non ci riferiamo tanto al governo delle cosiddette “larghe intese” che lascia il tempo che trova, quanto a un tradimento che ormai da anni si sta manifestando, quello dei valori.

Ad un indiscutibile trionfo delle forze della dissoluzione spirituale, morale, politica ed economica, si accompagna un fallimento totale del centro-destra. Un fallimento di cui tutti faremo sempre più le spese, a partire dai bambini nel grembo delle madri, per arrivare ai vecchi che saranno dichiarati non più degni di vivere, passando per tutti noi che saremo sempre più depauperati dei nostri risparmi e sempre più controllati dalla finanza e dal mondialismo, sempre più sottoposti a una società della dissoluzione e soggiogati dal politicamente corretto della società del pensiero unico.

Solo ieri, sul Corriere della Sera, l’on. Prestigiacomo (una delle “donne” dell’etica berlusconiana) scriveva che ormai è giunto il tempo di dare i “diritti” (senza mai dire quali, però) agli omosessuali e a tal fine ci informava di aver fondato un’associazione di parlamentari (con Bondi, Carfagna, Galan e vari altri di “centro-destra”, fra cui l’immancabile animalista Brambilla, ovviamente).

Diciamocelo francamente: questi sarebbero meglio di Marino e compagni? E perché? Ci dimentichiamo che Alemanno ha finanziato il gay-pride per ben due volte? Che in campagna elettorale aveva promesso di bloccare tutte le follie delle “archistar” di Veltroni e Rutelli, e poi la prima cosa che ha fatto è stata finanziare con i nostri soldi quell’incredibile scemenza della “nuvola” di Fuksas? Perché allora meravigliarsi se si perde? Gli elettori hanno capito la falsa alternativa … e hanno disertato le urne.

Se non la smettiamo di essere anche noi complici di tutto questo e del disfacimento della nostra società, andremo verso situazioni che oggi nemmeno immaginiamo. Forse, anzi senz’altro, è giunta l’ora di cambiare. Ma di cambiare veramente. Anzitutto smettendola di votare, credere e appoggiare un mondo disastrato e traditore – in tutti i sensi – come quello del centro-destra italiano. Poi iniziando a creare una vera alternativa alla sinistra e al finto “centro-destra”. Un’alternativa che sia fondata sui tradizionali, immutabili e “non-negoziabili” valori della civiltà naturale e cristiana.

Non basta più denunciare per porre fine al “politicamente corretto”, strumento eccellente della dissoluzione e “ghigliottina morale” dei nostri giorni. Non bastano più gli articoli intelligenti e seri, né i bei siti. Denunce, articoli, libri, siti, marce, convegni, sono tutti ottimi strumenti (soprattutto per chi, come noi, non ha né soldi né mezzi di informazione sufficienti a una vera battaglia pubblica), anzi sono necessari… ma non sufficienti. Non più.

Questi sono i giorni della non complicità.

I giorni della “chiamata alle armi” (metaforicamente parlando).

I giorni dell’opposizione cattolica.

I giorni di una nuova insorgenza: spirituale, morale e civile. Per preparare anche quella politica, per una nuova società cristiana in Italia e non solo.

Fonte: I giorni dell’opposizione cattolica – Massimo Viglione e Corrado Gnerre – Il Giudizio Cattolico.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Europa e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.