I paesi ricchi e la sfida demografica | documentazione.info

di redazione, 31 luglio 2014

Quello della denatalità è uno dei problemi fondamentali della società occidentale. Qualche tempo fa abbiamo ripreso gli ultimi dati che rilevano come in Italia il 2013 è stato l’anno peggiore: 20mila nati in meno rispetto all’anno precedente.

Il problema di fatto riguarda in generale i paesi cosiddetti sviluppati. Nel rapporto dell’OECD Society at Glance 2014 sono riportati i tassi di fertilità dei paesi facenti parte dell’OECD (i paesi cosiddetti “ricchi”) che hanno in media un tasso di feritlità del 1,7 figli per donna. Un tasso inferiore a quello di sostituzione che è 2 filgli per donna (la cosiddetta crescita zero: quando i nati equivalgono ai morti).

 

Recentemente il Giappone proprio per fronteggiare il problema della natalità ha istituito un vero e proprio ministero per la Natalità incaricato di studiare politiche per favorire la nascita di bambini. Il ministero, secondo una ricerca del 2012, ha rilevato che il 70-80% dei single desidererebbe sposarsi e fare una famiglia ma non lo fa per ragioni economiche. 

In altri paesi da tempo si stanno applicando politiche per favorire i giovani e le famiglie con bambini, ad esempio in Francia dove, dopo diversi anni di politiche familiari, si è arrivati al tasso di sostituzione di 2 figli per donna. Così come la Russia che dal 2007 grazie ad aiuti diretti alle madri e altre politiche economiche ha portato il suo tasso di fertilità a 1,7 figli per donna (superiore a quello medio europeo che è dell’1,5).

Qui sotto un grafico che sintetizza la situazione di alcuni dei paesi citati (elaborazione Google da varie fonti):

Fonte: I paesi ricchi e la sfida demografica | documentazione.info.

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