I preti si tassano per aiutare i disoccupati

I preti ed i diaconi della diocesi di Concordia-Pordenone sono i primi a dare il buon esempio alle loco comunità. Rinunciano ciascuno ad una quota dello stipendio mensile per incrementare il Fondo straordinario di solidarietà per gli impoveriti dall’avversa congiuntura economica. La sollecitazione è arrivata, in occasione della Quaresima, dal vescovo Giuseppe Pellegrini, rilanciando un’iniziativa del predecessore, Ovidio Poletto, avviata ancora nel 2009. E questo perché la crisi, lungi dall’essersi risolta, risulta, anzi, acuita. Ben 396.178,81 euro furono raccolti in un primo tempo; la Caritas li ha distribuiti a 442 famiglie o persone in difficoltà.

Il vescovo Pellegrini rilancia ora, all’inizio della Quaresima, la stessa iniziativa, invitando i preti e i diaconi a dare il buon esempio. Il fondo si affiancherà alle risorse che ogni Caritas parrocchiale sta già mobilitando nel proprio territorio, garantendo un primo aiuto nelle situazioni di emergenza. L’importanza della disponibilità del Fondo straordinario è quella di garantire un intervento di aiuto nelle zone più isolate e meno organizzate, nelle quali magari non sia presente una Caritas parrocchiale, in modo da garantire anche nei territori più svantaggiati l’accesso a delle risorse che possano alleviare la situazione di disagio delle famiglie in difficoltà.

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