IL CASO DI LEAH. IMPARARE LA PASSIONE PER LA VERITA’ (PER GLI ATEI… MA ANCHE PER NOI CATTOLICI…). SI TROVA LA FELICITA’…

Immaginate che uno di questi giorni un intellettuale come Paolo Flores d’Arcais o Piergiorgio Odifreddi o Giulio Giorello o addirittura Eugenio Scalfari annunciasse di aver finora sbagliato strada e di essersi convertito.

In Italia (che è la patria del partito preso) sembra quasi impossibile. In America non lo è affatto.

E’ accaduto in questi ultimi anni – per fare un esempio – col filosofo Antony Flew che era il massimo esponente dell’ateismo filosofico nel mondo (con tutto il rispetto, immensamente più autorevole di tutti gli intellettuali italici citati all’inizio).

Perché e come questo grande pensatore è arrivato a bocciare tutto quello che aveva scritto a favore dell’ateismo e ad argomentare la sua raggiunta certezza razionale dell’esistenza di Dio lo si può leggere nel suo formidabile libro, “There is a God”.

All’origine della sua conversione – come ha spiegato – c’è stata la decisione che prese da giovane in base al principio socratico: “seguire l’evidenza ovunque essa possa condurre”.

Ebbene, l’evidenza – soprattutto quella scientifica, attraverso Einstein – lo ha condotto a Dio.

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