Il caso Perché in Ciad il governo non vuole il vescovo – MissiOnLine.org

di Anna Pozzi

Gli hanno intimato di andarsene dopo oltre vent’anni trascorsi alla guida della diocesi di Doba. La colpa del comboniano Michele Russo? Aver denunciato la gestione ingiusta dei proventi del petrolio

«La Conferenza episcopale del Ciad ha preso atto con grande tristezza della decisione del governo del Ciad di espellere monsignor Michel Russo, vescovo di Doba. La Conferenza episcopale si rammarica per questa situazione senza precedenti nella storia della Chiesa cattolica in Ciad. E invita il governo a favorire il dialogo che è sempre prevalso tra la Chiesa del Ciad e le autorità ciadiane. Inoltre chiede a tutti i cristiani del Paese e in particolare a quelli della diocesi di Doba di accogliere questo evento nella fede e nella calma».

È un momento difficile per la Chiesa in Ciad e in particolare per monsignor Michele Russo, comboniano di 67 anni, vescovo di Doba dal 1989. In seguito a un’omelia, pronunciata lo scorso 30 settembre, in cui denunciava l’uso iniquo dei proventi del petrolio, il governo ha deciso la sua espulsione. Secondo il ministro dell’Amministrazione territoriale il vescovo avrebbe invitato gli abitanti di Doba a sollevarsi contro il governo.

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