Il comune di Roma porta l’ideologia del gender tra i banchi di scuola | CR – Agenzia di informazione settimanale

(di Lupo Glori) A Roma l’ideologia gender si insegnerà a scuola. Il Comune di Roma, attraverso l’assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità in collaborazione con l’Università La Sapienza e la casa editrice ISBN, ha, infatti, lanciato la campagna “Lecosecambiano@Roma”, per «sensibilizzare la popolazione scolastica capitolina delle Scuole secondarie di II grado al rispetto e alla valorizzazione delle differenze, contribuendo cosi a contrastare il bullismo omofobico».

L’iniziativa, firmata dall’assessore Alessandra Cattoi, si propone di educare i giovani alla cultura di genere e al rispetto dei diversi orientamenti sessuali e si articolerà su più livelli: sono previsti infatti, la compilazione di un questionario, un ciclo di incontri formativi con personaggi dello spettacolo e rappresentanti delle associazioni LGBT nelle vesti di «testimonals contro l’omofobia», un concorso a premi e, infine, un evento finale il 17 maggio nel giorno della giornata internazionale contro l’omofobia promossa dall’Unione Europea nel quale avverrà la premiazione del concorso e saranno presentati i risultati della ricerca.

Nella circolare inviata dall’Assessorato a tutte le scuole romane viene sottolineato il ruolo decisivo che spetta all’istruzione per contrastare l’omofobia e la transfobia fin dai banchi di scuola così come indicato dagli organismi internazionali, e in particolare, dall’Unione Europea. Tra gli obiettivi prefissati leggiamo: «rilevare percezioni ed esperienze degli studenti per elaborare adeguati programmi anti-discriminazione; sensibilizzare i ragazzi sul valore delle differenze e sul rispetto delle scelte individuali; promuovere una visione positiva attraverso concrete testimonianze; dare informazione sui servizi presenti a Roma per le persone LGBT; contribuire alla lotta contro “l’omofobia interiorizzata e sociale”, promuovendo un nuovo approccio alla molteplicità degli orientamenti sessuali e delle identità di genere».

I corsi formativi, come recita il documento, si terranno, nelle scuole che aderiranno al progetto, nei mesi di febbraio, marzo e aprile. Come detto, la Giunta Marino ha individuato una serie di personaggi pubblici che fungeranno da “testimonials” ufficiali dell’iniziativa, tra questi figurano: la presentatrice Serena Dandini, la scrittrice Dacia Maraini, la regista Maria Sole Tognazzi, che ha inviato personalmente una lettera al sindaco Marino esortandolo «a chiedere agli insegnanti di parlare di omosessualità, di bisessualità e transessualità». Fa parte della “squadra anti omofobia” anche il cantautore Roberto Vecchioni, assieme alla figlia Francesca, che ha avuto due gemelle con la sua compagna grazie alla fecondazione eterologa e racconterà la sua storia davanti ai ragazzi. Altri insegnanti cooptati dal Comune di Roma saranno: Ferzan Ozpetek, Ivan Cotroneo, Umberto Veronesi e Fabrizio Gifuni.

Il progetto, che non ha coinvolto in nessun modo le famiglie, ha suscitato, come era prevedibile, vivaci polemiche. A tale proposito l’ex assessore alla famiglia e scuola della Giunta Alemanno, Gianluigi De Paolo, ha dichiarato: «il Campidoglio dimostra di non avere un progetto educativo e preferisce appaltare alle associazioni Lgbt un problema che invece va affrontato senza affermazioni ideologiche. Rifiutando, fra l’altro, di coinvolgere le associazioni familiari e i genitori degli studenti».

Dopo l’annullamento improvviso della disponibilità della sala per il convegno sul gender lo scorso dicembre organizzato dall’associazione Famiglia Domani, le luminarie arcobaleno su via del Corso durante il periodo natalizio, il registro sulle unioni civili in approvazione in queste settimane, la Giunta del sindaco Ignazio Marino mostra chiaramente il suo volto ideologico con un’iniziativa che calpesta prepotentemente i diritti all’educazione della famiglia e che ha come prime vittime gli incolpevoli alunni indottrinati, in una fase decisiva della loro crescita, al pensiero unico omosessualista.

Ci auguriamo che i dirigenti delle scuole romane utilizzino la ragione e rispediscano al mittente questa folle circolare. (Lupo Glori)

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