Cari amici, il seguente dialogo è nato a commento dell’articolo “sull’indottrinamento anticattolico” (che potete trovare sul mio blog: https://donsasolino.blogspot.it). Il confronto aiuta a crescere. Soprattutto apre prospettive di riflessioni importanti. Insieme a Juanne Nigola Buzzoffiu, con molta semplicità e spirito collaborativo abbiamo espresso opinioni diverse ma significative che ora propongo alla vostra cortese attenzione:
Juanne Nigola Buzzoffiu. Il dramma è che ci sono molti cattolici che prendono per oro colato la “verità” di origine massonico-illuminista. Non si creda che ciò derivi da ignoranza. Su facebook, mi sono scontrato con una gentil signorina che si dichiarava cattolica praticante. In un commento manifestò di credere ciecamente in alcune “verità” anticattoliche, che non ebbi difficoltà a smontare come false. Oltre a fare affermazioni a dir poco eterodosse; ebbene, confessò di avere in tasca due lauree: una in teologia e l’altra in scienze storiche… Se nelle falsità anticattoliche ci credono pure i laureati in storia…. Da 50 anni a questa parte il cattolicesimo, molto probabilmente per influsso della acritica apertura al mondo promossa dal Vaticano II, ha una sudditanza culturale verso il neopaganesimo di stampo massonico-illuministico e anticattolico che caratterizza la modernità e la post modernità. Per combattere tali falsità è necessario avere preti, ma pure laici, con quella solida preparazione apologetica che in questi ultimi decenni è stata praticamente abbandonata, quasi con vergogna, nella formazione sacerdotale e laicale. Il risultato è che molti preti e moltissimi laici non sanno neppure cosa rispondere quando anche il più sgangherato neopagano “illuminato” sventola argomenti come le crociate o l’inquisizione. In questi casi il cattolico “adulto” riesce a balbettare un “mea culpa” e a sfondarsi il petto con li pugno. I mea culpa vanno bene, ma per le proprie colpe, non per quelle eventualmente commesse da altri
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