Nervosismo nel sermone del venerdì: «Parlare ai media stranieri è tradimento». E il 21 novembre è l’anniversario dei morti di Qatif
«Contattare le televisioni straniere per parlare di questioni che riguardano l’Arabia Saudita è haram» (cioè peccato secondo l’islam ndr). È quanto – secondo il quotidiano locale Okaz rilanciato dal blog Riyad Bureau – ha dichiarato il 9 novembre durante il sermone del venerdì presso la moschea Imam Turki bin Abdullah di Riyad il Gran Mufti dell’Arabia Saudita Sheikh Abdulaziz Al Alsheikh. Descrivendo come un «tradimento» le denunce ai media stranieri il Mufti ha aggiunto che l’unico mezzo legittimo per esprimere critiche è rivolgersi direttamente all’autorità.
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