Il grido delle scuole paritarie: «Rischiamo la chiusura» 

Situazione drammatica e rischio di chiusura per le scuole paritarie dopo il taglio di circa il 50% dei finanziamenti nel 2013, previsto dal provvedimento di revisione della spesa pubblica. Un pericolo per la collettività, perché questo comparto dell’istruzione consente alle casse dello Stato un risparmio di circa 6 miliardi di euro ogni anno. È l’allarme lanciato ai partiti che sostengono l’attuale maggioranza di governo dalle associazioni rappresentative delle scuole paritarie di ogni ordine e grado che fanno parte del gruppo di lavoro della Parità presso il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur).

In una serie di incontri svoltisi in questi ultimi giorni, Agesc, Agidae, Aninsei, Faes, Fidae, Fism, Foe, e Msc hanno spiegato la difficilissima condizione in cui si trovano gli istituti paritari che sono parte del sistema nazionale di istruzione (il 12% circa degli alunni, percependo appena l’1% dei fondi statali per l’istruzione).
Tra le considerazioni che si impongono, rileva un comunicato dei rappresentanti delle paritarie, in primo luogo c’è la consapevolezza – un «patrimonio comune» dei partiti che sostengono il governo – che le paritarie fanno parte a pieno titolo del sistema nazionale di istruzione e svolgono a tutti gli effetti, e con indubbio merito, «un servizio pubblico».

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