Il “matrimonio” gay è tutt’altro che inevitabile – Prolife News

(Heritage Foundation) [1] – Un sondaggio d’opinione Pew [2] illustra come la maggioranza degli americani ritenga “inevitabile” una ridefinizione del matrimonio.
Abbiamo già sentito questo lessico della “inevitabilità” prima d’ora, specie da parte di statalisti di ogni genere. La storia è piena di cause cosiddette “inevitabili” che alla fine han dimostrato di non essere tali.
Nella vita niente è inevitabile se non la morte e le tasse, e noi della Heritage Foundation stiamo facendo il possibile riguardo alle tasse.
E così, anche per il matrimonio. Consideriamo alcuni dati di fatto riguardo ai sondaggi più significativi: le elezioni. I cittadini si sono recati alle urne per votare in materia di matrimonio in 35 stati. La verità sul matrimonio ha prevalso 32 volte su 35. Solamente in tre stati i cittadini hanno votato per ridefinire il matrimonio – tutti nelle elezioni del 2012 – ed in ciascuno di questi stati la verità riguardo al matrimonio è stata di larga misura più votata dei candidati del Partito Repubblicano [3]. Ad esempio nel Maryland, uno stato decisamente liberal, Mitt Romney ha ricevuto il 36% dei voti, mentre la verità sul matrimonio ha incassato il 48%.
E tutto ciò nel contesto di una campagna in cui i sostenitori della ridefinizione del matrimonio godevano di un vantaggio finanziario di 4:1, oltre che del sostegno di alcune figure di rilevanza nazionale: il presidente Obama, il vicepresidente Biden, vari governatori, ed una schiera di fuoriclasse del mondo degli affari, dello sport e dello spettacolo.

Solo una settimana prima i cittadini dell’Illinois, uno stato dominato dal partito democratico, hanno impedito ai loro governanti di votare per ridefinire il matrimonio [4], e ciò nonostante una stragrande maggioranza di democratici nel parlamento dello stato [5], e nonostante il presidente Obama, il governatore Pat Quinn (democratico), e il sindaco di Chicago Rahm Emanuel (democratico) facessero tutti del loro meglio per promuovere il disegno di legge [6].
E giusto l’anno scorso in questo periodo, il matrimonio ha trionfato fragorosamente – 61% contro 39% – nel North Carolina, uno stato politicamente altalenante dove Obama ha vinto nel 2008 e perso di poco nel 2012.
Certo, nessuno può negare che il sostegno al matrimonio da parte degli americani non sia più quello di una volta. E questo in gran parte perché abbiamo fatto un lavoro insoddisfacente per spiegare che cos’è il matrimonio, perché il matrimonio conta, e quali saranno le conseguenze se ridefiniamo il matrimonio. [7]
Per colmare questo vuoto, abbiamo lavorato con i nostri alleati della Alliance Defending Freedom, del Family Research Council, e della National Organization for Marriage così da produrre un pamphlet di facile lettura che spieghi in un linguaggio comune perché il matrimonio è così importante. Una versione ebook gratuita è scaricabile dal sito TheMarriageFacts.com [8]

Il matrimonio è fondato sulla verità antropologica che gli uomini e le donne sono differenti e complementari, sul fatto biologico che l’unione di un uomo ed una donna può anche generare una nuova vita, e sulla realtà sociale che i bambini hanno bisogno di una mamma e di un papà.
Per decenni, le scienze sociali hanno mostrato che i bambini tendono a dare il meglio quando sono cresciuti dai loro papà e mamme sposati. Il governo riconosce il matrimonio perché è un’istituzione che giova alla società intera in un modo in cui nessun’altra forma di relazione può garantire.
Il matrimonio è il mezzo meno costrittivo di cui la società dispone per assicurare il benessere dei suoi futuri cittadini. Difende i bambini incentivando gli adulti ad impegnarsi l’uno con l’altro e ad assumersi le proprie responsabilità verso i figli.
Tutti i sondaggi di questo mondo non sono in grado di cancellare la verità sul matrimonio. Ma possono oscurarla, e rendere così più difficile che un uomo ed una donna si impegnino l’uno con l’altro in una relazione permanente ed esclusiva. Ciò a sua volta diminuisce le possibilità che i bambini incontrino l’affetto e le cure dei loro papà e delle loro mamme sposati.
Per quanto i sondaggisti ed i “guru” possano raccontarci quello che gli pare riguardo alla “inevitabilità”, l’unico modo di garantire una sconfitta politica è quello di abbandonarsi alla rassegnazione ed all’inerzia. Noi, al contrario, dovremmo modulare il nostro messaggio, rafforzare delle coalizioni, progettare strategie, e dare testimonianza.
La testimonianza resa alla verità ha valore in se stessa. E un testimone ostinato ed attraente tende a dare buoni frutti, anche se ci vogliono quarant’anni e rotti, come nel caso della causa pro-life. In questa battaglia per preservare il matrimonio, dobbiamo assumere la prospettiva di lungo periodo, cioè uno sguardo che non bada a sconfitte o vittorie immediate ma alle rivoluzioni di paradigma lunghe decenni che trasformano il modo in cui gli americani pensano al matrimonio.
Se a sinistra davvero credessero che il cambiamento del matrimonio è “inevitabile”, non domanderebbero alla Corte Suprema di obbedire ai loro capricci, come stanno facendo ora: rispetterebbero il processo democratico. Le leggi che riflettono la verità sul matrimonio sono costituzionali. E la Corte dovrebbe rispettare l’autorità costituzionale dei cittadini e dei loro rappresentanti eletti di prendere decisioni politiche riguardo al matrimonio, non dovrebbe rilasciare una sentenza da attivisti che cerca di ridefinire il matrimonio con una imposizione giudiziaria.
Uno sguardo attento ai sondaggi rivela tendenze complesse e in movimento. Ma come questi sondaggi evolveranno dipenderà da decisioni umane, non da cieche forze storiche. La domanda non è “cosa accadrà” bensì “cosa noi dovremmo fare”.
Dopotutto, non ha senso chiedersi se ci si trova nella parte “giusta” o “sbagliata” della storia. Si tratta solo di essere dalla parte giusta o sbagliata della verità.
L’articolo è stato rilasciato originariamente dalla Heritage Foundation ed è ristampato previa autorizzazione.

Note:
1
La Heritage Foundation è un’istituzione di ricerca ed educazione – un think tank – la cui missione è
quella di progettare e sviluppare politiche pubbliche di stampo conservative, basate sui principi della
libera impresa, del governo limitato, della libertà individuale, dei valori tradizionali americani, e di una
forte difesa della nazione (vedi il sito della fondazione: http://www.heritage.org/about ) [nota del
traduttore]
2
http://www.people-press.org/2013/06/06/in-gay-marriage-debate-both-supporters-and-opponents-seelegal-
recognition-as-inevitable/
3
http://blog.heritage.org/2012/11/08/how-marriage-fared-in-the-2012-election/
4
http://blog.heritage.org/2013/06/03/pro-marriage-victory-in-illinois/
5
http://www.huffingtonpost.com/2012/11/11/illinois-democrats-supermajority_n_2109689.html
6
http://www.nbcchicago.com/blogs/ward-room/Same-Sex-Marriage-Vote-Nears-in-Illinois-
209542831.html
7
http://www.heritage.org/research/reports/2013/03/marriage-what-it-is-why-it-matters-and-theconsequences-
of-redefining-it
8
http://heritage.org/marriage/

Traduzione a cura di Dario Mazzola

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeSiteNews in lingua inglese

di Ryan T. Anderson

Fonte: Il “matrimonio” gay è tutt’altro che inevitabile – Prolife News.

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