Il Parlamento ed il Governo stanno andando in “pensione” ? Intanto resta immutata la situazione dell’handicap mentale, “dimenticato”, vergognosamente, dalla latitanza delle Istituzioni!

Nella società moderna, ormai ritenuta semi-violenta, il rispetto della dignità della persona rischia di dissolversi sempre più, specie quella nella quale vengono coinvolti i più emarginati i più “deboli e bisognosi”, come vengono descritti nel Preambolo della Costituzione Europea.

 

Non basta più de-istituzionalizzare il mondo della sofferenza psicofisica largamente, purtroppo, diffusa fra la gente, fra i giovani e gli adolescenti per una pseudo integrazione nella società civile, ma necessita restituire il rispetto del diritto non come “disabile” o”diversabile”, ma come persona da beneficiare di quelle norme, anche giuridiche, che da tempo attendono invano ( da ben 35 anni  gli handicappati mentali !) .

 

Le Istituzioni devono tramutare in concreto la solidarietà, che spesso conclamano con le parole ! Ma proprio tutti “ lavorano” per il bene del Paese ?

 

La 17° Legislatura Parlamentare sta andando in “pensione” relegando nel nulla la conseguente sospensione di ogni attività legislativa riguardante le riforme, tante conclamate, nelle quali, nemmeno lontanamente fin oggi agosto 2013, è “rientrata” quella della riforma di una situazione nell’ambito della psichiatria .

 

Eppure in esame presso la 12° Commissione Parlamentare Affari Sociali della Camera dei Deputati dal marzo 2013 col n. 307 e presso la 12° Commissione Parlamentare Igiene e Sanità del Senato della Repubblica col n. 31 sono “ferme”, su questo argomento, due n/s Petizioni dove sono richiesti urgenti ed impellenti provvedimenti legislativi per questi desaparecidos della n/n società ! Petizione 2013e  budget del ricoverato.

 

Bisogna aggiungere che nel quadro delle strategie comunitarie di salute pubblica il 18 novembre 2000 il Consiglio “Sanità” della Commissione Europea ha approvato quanto l’Associazione “Cristiani per servire” ( con orgoglio per essere stati i primi in Europa a sollevare questo disagio sociale ! ) ha esposto nella petizione n.146/99 a norma dell’art.175 paragrafo 3 del Regolamento UE con la Risoluzione PE 290.531 CM/414554IT doc. sulla promozione della salute mentale in Europa 26 settembre 2000

 

Ma l’Italia continua a restare al “palo di partenza” per l’adozione di una legge-quadro sulla salute pubblica inerente il comparto sanitario mentale, efficace, concreta, libera da ogni burocrazia !

 

La gestione della sanità pubblica, ad opera dei passati Parlamenti e Governi, per questo delicato ambito socio-sanitario, non è stata fra le migliori . Da buona parte delle Regioni non  è stato apportato un valido contributo teso ad alleviare il mondo della sofferenza, anzi ha creato difficoltà, delusione, disorientamento e sconcerto nelle famiglie di questi “sventurati”. La famiglia italiana e la società, oggi 2013, non sono certamente in sicurezza !

 

Non vogliamo apparire giudici formulando “sentenze”, non vogliamo invadere la “competenza” della comunità scientifica, non vogliamo “occupare” il campo sociale delle Istituzioni tutte protese ad una squallida litigiosità, ma con l’opinione pubblica “gridare” la realtà , quella terribile realtà che tocchiamo tutti con mano quasi ogni giorno.

 

Esistono orientamenti che vogliono mantenere una frammentazione ed una diversificazione d’intenti per questo “problema” , ma l’homo sapiens deve cercare il senso del bene comune .

 

L’imputabilità penale nel campo psichiatrico e le varie diagnosi connesse tra psicopatologia e dinamica dei fatti, è argomento che lasciamo alla competenza medico-legale che si dibatte tra le pericolosità sociali del malato di mente e le condizioni mentali dello stesso.

 

Non è pensabile, però, che menti psichicamente instabili e riconosciute tali , autori di tragedie umane, possano tranquillamente “vivere”, “agire” ed “interagire” nella società ed insidiare la n/s sicurezza ! O sbaglio |!

 

Ed ancora domandiamo e ci domandiamo : visto che la legge 180/1978 e seguenti hanno stabilito la chiusura di tutti i “manicomi” senza distinzione alcuna , perchè sono ancora aperti gli ospedali psichiatrici giudiziari ( in numero di 6 con oltre 1300 persone ), la cui “chiusura” è stata rinviata al marzo 2014 ?

 

Vergognarsi è troppo poco, dopo le innumerevoli vicende denunciate da politici che ora tacciono !

 

La fine della Legislatura e la chiusura del Parlamento per l’elezione di un nuovo Governo ci pongono nella condizione di esprimere tutto il dissenso, il rammarico e la protesta alta e chiara per il disinteresse ed il silenzio delle Istituzioni tutte intente, ripetiamo , nelle inutili dannose e pietose litigiosità, piuttosto che volgere lo sguardo a quelle gravità che provengono e derivano dalla carenza di adeguate strutture volte alla cura dei malati psico-fisici !

 

Questo “andazzo” rischia di immettere il nostro Paese e quello che è più grave i giovani ed anche gli adolescenti, verso una cultura dell’egoismo sfrenato, del gelo sempre più emergente e della indifferenza cogente, da una metodologia e da un relativismo che si vanno affermando, autonomi e svincolati da ogni rapporto con la legge sociale che considera, spesso, la persona umana un “oggetto da buttare !”

 

Ma con le sagge parole del Beato Giovanni Paolo II° : “ Andiamao avanti con speranza !

 

Previte

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