Il Terzo segreto di Fatima e la crisi della Chiesa | Facebook

Dopo la pubblicazione da parte della Santa Sede della seconda parte del terzo segreto di Fatima, con una interpretazione dell’allora Cardinale Ratzinger, ha suscitato non poche polemichetra quella parte di teologi e fatimiti propensi a dare una spiegazione diversa a ciò che la Vergine aveva svelato ai pastorelli della Cova di Iria. Ripercorriamo la storia, del “terzo segreto”, con le parole di Davide Malacaria:

È il 13 maggio del 2000 quando il cardinale Angelo Sodano comunica che il Santo Padre ha deciso di rivelare il terzo segreto di Fatima. L’occasione è data dalla beatificazione, avvenuta in Portogallo, di Francesco e Giacinta Marto, due dei pastorinhos ai quali nel lontano 1917 era apparsa la Madonna. L’annuncio fa subito il giro del mondo: quel segreto, custodito gelosamente dal Vaticano, era stato per decenni al centro di indiscrezioni, polemiche e intrighi internazionali. Nell’occasione, il cardinale Sodano accenna al contenuto del segreto, ma per conoscerlo nella sua interezza occorrerà aspettare circa un mese, quando viene pubblicato a opera della Congregazione per la dottrina della fede. Il testo è accompagnato da una breve presentazione firmata dall’allora segretario della Congregazione, monsignor Tarcisio Bertone, e da un breve commento teologico del prefetto dello stesso dicastero, il Cardinale Joseph Ratzinger.

Il segreto, in estrema sintesi, consiste nella visione desolante di una città in rovina disseminata dei cadaveri di martiri, attraverso la quale cammina, afflitto, «un vescovo vestito di bianco» (di cui suor Lucia scrive: «Abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre») seguito da vescovi e religiosi. Il corteo sale sulla sommità di una collina su cui si trova una croce, ai piedi della quale il Papa viene ucciso. Fin dall’annuncio del cardinale Sodano, il Vaticano ha identificato il «vescovo vestito di bianco» con papa Giovanni Paolo II e la sua uccisione con l’attentato subito a opera di Ali Agca nel 1981. Ma, da subito, questa rivelazione e la correlata interpretazione ufficiale hanno destato perplessità. Tra l’altro molti hanno fatto notare una difformità tra quanto aveva detto il cardinale Sodano il mese precedente a Fatima, quando aveva parlato di un papa che «cade a terra come morto», e lo scritto, nel quale si legge di un papa inequivocabilmente «ucciso». A complicare le cose, per il Vaticano, si aggiungono le tante aggregazioni di fedeli nate attorno a Fatima, laici, sacerdoti e studiosi che conoscono vita, morte e, è il caso di dirlo, miracoli di tutto quel che è accaduto attorno a quella prodigiosa apparizione. E proprio da questi ambienti si sono levate le critiche più pungenti. Tra il 2006 e il 2007, tali critiche si condensano in due libri-inchiesta: Il quarto segreto di Fatima, di Antonio Socci, e La profezia di Fatima, di Marco Tosatti. Di seguito accenneremo al contenuto di questi volumi.

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