IMU E CHIESA/ Ecco perché far pagare una Onlus è da paese del terzo mondo

mercoledì 10 ottobre 2012

IMU E CHIESA. Caro direttore, nel film di Pieraccioni “Una moglie bellissima” c’è una scena fenomenale. Lui all’estero che spiega in un ristorante agli abitanti del luogo cosa sia l’ICI e loro che ridono e lo guardano increduli e la scena si chiude con la battuta di un ragazzo: “ma allora siete voi il terzo mondo”.

Non so se siamo noi il terzo mondo ma di sicuro ci avviciniamo se passerà l’idea di far pagare l’Imu alle opere di carità. Perché questo è il rischio reale e concreto.

Entro la fine dell’anno il Governo deve emanare un regolamento Imu con l’intento di far pagare l’imposta a chi faceva utili e rientrava tra le esenzioni per ovviare ad una sentenza europea che condanna il nostro paese.

Il problema è quello di buttare via il bambino con l’acqua sporca. Era giusto fare chiarezza sulle esenzioni Imu ma attenzione che se non stiamo attenti con il regolamento che il Governo deve scrivere rischiano di chiedere l’Imu ad opere di pura carità che se va bene arrivano a pareggiare i conti, che operano per il bene di tutti e senza i quali lo Stato dovrebbe pagare molto di più per crearli e mantenerli in vita.

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