Imu sul no profit. Case del popolo tradite dal Pd

febbraio 1, 2013 Redazione

L’Arci di Firenze protesta. Italia Oggi si chiede perché lo fa solo ora e non quando Pd e Udc decisero di bocciare l’emendamento Toccafondi (Pdl) che le avrebbe esentate dall’Imu.

I leader dei circoli Arci hanno i «riflessi appannati»? O a tacere sulla mazzata Imu che ha colpito le no-profit «gliel’ha imposto la disciplina di partito» (Pd)? Se lo chiede Goffredo Pistelli su Italia Oggi. Sì, perché rimangono avvolte nel mistero le ragione per cui le Case del Popolo fiorentine hanno aspettato qualche mese prima di promuovere una rivolta contro il pagamento dell’imposta alle no-profit decisa già a fine 2012.

IL PD BOCCIA L’ESENZIONE. Furono proprio Pd (insieme all’Udc e su proposta del governo Monti), in parlamento, nel novembre 2012, a bocciare l’emendamento Toccafondi (Pdl, foto a sinistra), approvato invece all’unanimità in Commissione Bilancio della Camera, che avrebbe esentato le no-profit dal pagamento dell’imposta.

LA TASSA SULLE OPERE DI BENE. La tassa sui “patrimoni” delle organizzazioni senza fine di lucro ha fatto sì che certi circoli cooperativi di Firenze abbiano dovuto pagare di punto in bianco cifre superiori ai 20 mila euro. Le Vie Nuove, «storico riferimento del Pci», deve sborsare 26 mila euro. Addirittura 60 mila euro quelli che dovrà pagare dal nulla «la società di mutuo soccorsi di Rifredi». Per questo, domani, le Arci di Firenze, in segno di protesta, consegneranno le chiavi dei propri immobili al Comune.

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