«Incontro riflessivo, ragionato e pacato sull’aborto post-natale»

Sono stato incuriosito da un invito a un Convegno di Studio, che si terrà a Torino venerdì 11 gennaio 2013. Mi ha colpito non tanto l’argomento, ma la modalità dell’invito. Cercando in rete l’avviso, ho scoperto che la parola che mi aveva incuriosito era stata omessa: segno forse della coscienza della grottesca situazione che si sarebbe creata. Così sul web: «Incontro riflessivo e ragionato sull’aborto post-nascita», così sul volantino di invito: «Incontro riflessivo, ragionato e pacato sull’aborto post-natale».
Parliamo di qualcosa che si può definire «omicidio» (stando alla definizione di Wikipedia: «L’omicidio consiste nella soppressione di una vita umana ad opera di un altro essere umano. Può essere volontario o colposo a seconda che sia o meno compiuto con intenzionalità dal soggetto che lo pone in essere. Sinonimo di omicidio è assassinio, termine che, però, in certe legislazioni indica una separata fattispecie, nella quale sono fatti rientrare i casi più gravi di omicidio […] L’omicidio è sempre stato ritenuto fatto riprovevole di elevata gravità.) …

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