INDIA Violenze della polizia sui manifestanti antinucleare: due morti e una chiesa profanata – Asia News

di Nirmala Carvalho

Le vittime sono un pescatore di 44 anni e una bambina di 6. L’uomo è stato ucciso da un colpo esploso dalle forze dell’ordine; la piccola è stata travolta. Un sacerdote denuncia le “atrocità” commesse dagli agenti: aggressioni a manifestanti disarmati e nonviolenti; statue della Madonna distrutte e profanate.

Mumbai (AsiaNews) – Due morti e una chiesa profanata; manifestanti pacifici trattati dalla polizia come criminali; poi aggrediti e insultati, anche su base religiosa, in modo “brutale e ingiustificato”. È il quadro dipinto ad AsiaNews da p. X.D. Silvaraj, attivista sociale, sulle violenze esplose ieri a Idinthakari, epicentro delle proteste pacifiche contro l’impianto nucleare di Kudankalam (Tamil Nadu). La prima vittima è Anthony John, pescatore di 44 anni originario del distretto di Tuticurin. L’uomo è morto per un colpo esploso dalla polizia, che aveva aperto il fuoco per disperdere un gruppo di persone. La seconda è una bambina di 6 anni, travolta nella fuga generale. Al momento non v’è traccia dei genitori.

“Le persone – racconta p. Silvaraj – avevano le mani libere, non portavano armi. Erano lì per una protesta nonviolenta. Molti di loro erano donne e bambini, ma la polizia li ha attaccati come fossero criminali. Alcuni agenti hanno insultato i manifestanti per la loro religione [la maggior parte è cattolica, ndr]. Altri si sono introdotti nella chiesa locale: hanno urinato vicino alla statua di Nostra Signora di Lourdes, poi l’hanno scaraventata a terra. Si sono accaniti anche su una piccola statua della Madonna, distruggendola e urinando sui resti”.

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