Intervista a Franco Previte, Cristiani per Servire, “Dopo di Noi” | SORDIONLINE

In questo momento sono due le ipotesi ricorrenti nei mass media : il “dopo di noi” e ”l’eutanasia”.

La Redazione di “Sordi on line” facendosi interprete della “ curiosità” dell’opinione pubblica ed all’unisono con essa, abbiamo richiesto informazioni  al Presidente Franco Previte dell’Associazione “ Cristiani per Servire”

D. Signor Presidente, nella ricerca di conoscere le vicende umane, la n/s curiosità nonché quella della gente, Le chiediamo cosa sarebbe quel “Dopo di Noi” che ultimamente Lei ha discusso con la Radio Vaticana e cosa pensa del ricorrere all’eutanasia che pare essere di moda. Grazie.

R. Il “ Dopo di noi”, oggetto di una mia partecipazione ultimamente alla Radio Vaticana

http://media02.radiovaticana.va/audio/audio2/mp3/00441892.mp3 e ripetuta il 30 agosto nel RadioGiornale delle ore 19,30 (13,47 /15,44) http://media01.vatiradio.va/podcast/feed/rg_italiano_sera_300814.mp3.

http://it.radiovaticana.va/news/2014/08/29/cristiani_per_servire_più_attenzione_ai_disabili/1105415

consiste nel confluire quelle parti di patrimonio, risparmi, beni mobili ed immobili che in eredità andrebbero ai disabili fisici ed agli handicappati psichici che un giorno resteranno soli e sarebbe opportuno che dovrebbe essere gestito da un Ente Pubblico che costituisce una regolare continuità e tutela che altri come il Curatore, Tutore, Amministratore di Sostegno non possono attuare e garantire nella prosecuzione.

E’ un problema molto importante, scottante, delicato e difficile per le famiglie in cui insiste un disabile sia fisico che psichico.

E’ l’incertezza del dopo di colui/ei che in atto sostengono il peso dell’assistenza, in quanto non hanno una sicurezza ed una ferma convinzione e tutela sui vari tempi assistenziali e quotidiani che il proprio familiare disabile dovrà affrontare quando resterà solo.

Ricordo che in Italia i disabili fisici sono circa 3 milioni, di cui il 73% anziani, 900 mila circa le persone costrette a letto o su una sedia a rotelle, circa 1 milione e mezzo le famiglie aventi in casa parenti con gravi handicap, circa 10 milioni di persone con patologie mentali ( Fonti del Ministero del Lavoro ).

Purtroppo i 150 milioni derivanti dal gioco d’azzardo previsti per la costituzione del Fondo Dopodinoi approvato dalla 12 Commissione Parlamentare Affari Sociali della Camera dei Deputati è stato respinto dal Governo Monti .

Dopo il nulla !

Abbiamo inoltrato una Petizione a partire dal 7 ottobre 1998 con l’Opera don Orione don Guanella e tutt’ora settembre 2014 giacciono inevase presso il Parlamento Italiano ed Europeo.

Il “ Piano d’Intervento” dopo di noi, oltre la richiesta di poter inserire i “disabili” in Case Famiglia dove dovrebbero insistere le Residenze Sanitarie Assistite , dovrebbe comprendere pochi elementi per stabilire una concentrazione di carattere familiare e dovrebbe interessare i bambini, snellire le procedure per il riconoscimento della invalidità, riordino delle pensioni o delle provvidenze economiche per invalidi civili, ciechi, sordi, di tutto il mondo della disabilità.

Grato a “ Sordi on line” per l’ opportunità che mi concede nel rivolgere a nome della mia Associazione e mio personale, un appello al Parlamento Italiano ed Europeo perché possa dopo numerose Petizioni su questa tematica ad occuparsi di questo provvedimento, molto difficile e direi critico per le famiglie di tutto il mondo della disabilità che vorrei ancora  citare quali i ciechi, sordi, sordo muti, disabili fisici ed handicappati psichici.

Per la seconda parte della domanda, rispondo da cittadino e se l’eutanasia è veramente una licenza di uccidere, cerchiamo di conoscere quelle vicende umane, quelle tragedie, quelle vicissitudini che intervengono giornalmente nella n/s Italia, che  vorrebbero “spingere la società a d essere selettiva sulla vita e sulla morte dei suoi membri, comunque se tale la mia personale ipotesi è quella che se eseguita, si tratta di omicidio, una omissione di soccorso, che viola qualsiasi Trattato Internazionale e Nazionale.

Siamo in presenza di una costituzione intenzionale, una licenza di uccidere, in contrasto con l’etica sociale e con Ippocrate il padre della medicina, che adottava il principio “ l’uomo è ministro ed interprete della natura, se ad essa non obbedisce, ad essa però non comanda” in una parola l’etica dello Stato sociale, la medicina ed il dovere del medico sono di proteggere la salute, guarire le malattie, alleviare le sofferenze, confortare nel rispetto della libertà, la dignità della persona.

In analisi il problema morale è chiarire il concetto ed il contenuto di questo “ricorso ad una anomalia”, ma di fronte ad atteggiamenti di rifiuto dell’accanimento terapeutico, del dolore non necessario o testamento biologico, cioè autodeterminazione del paziente provvedimento ancora sospeso ed incerto nel Parlamento Italiano si potrebbe correre il rischio che dal considerare la così detta pietà per le sofferenze insopportabili si possa passare alla legalizzazione della vita senza valore, considerazione che potrebbe coinvolgere disabili psico-fisici, malati terminali, anziani non autosufficienti.

Direi stiamo molto attenti nelle considerazioni !

A fronte di queste posizioni si pone il cristiano alla luce della Fede, si pone l’uomo della strada nel senso del vivere, si pone la società che attende condizioni umane capaci di assicurare l’assenso ad ogni vita anche la più inutile e senza valore, ci appare inopportuna l’analisi e la metodologia nella in sensibilizzazione che a volte ci viene dalla politica, ci viene spontanea l’opportunità di considerare affinché la vita di un morente diventi accettabile e che la natura compia il suo ciclo naturale e non forzato.

Fonte: Intervista a Franco Previte, Cristiani per Servire, “Dopo di Noi”.

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