iPad «senza» Cristo

Il programma di scrittura non corregge i refusi del nome. Un caso?

Sembra che il mio iPad di Cristo non ne voglia proprio sapere. Anzi è Pages a non volerne sapere, il programma di scrittura di Apple, fratello del più noto Word usato in ambiente Windows. Pages, di fronte ai miei errori di battitura, come ogni buon sistema di scrittura elettronico, ha la gentile compulsione di provare a intuire cosa intendevo scrivere e cerca di propormi delle soluzioni alternative. Così se sbagliandomi digito ‘amblatrio’ è bravissimo a segnalarmi il refuso e indicarmi come unica chance sostitutiva, ‘ambulatorio’, aggiungendo automaticamente le due vocali mancanti. Nei casi invece scovi più di un’ipotesi possibile, con generosità si prodiga a segnalarmele tutte. Mi indica ad esempio che ‘csacca’ non esiste e che potrebbe stare indifferentemente per casca, sacca, casacca e perfino cacca. A me la scelta. Tutto molto sensato e certo utile per chi a volte scrive troppo in fretta e si lascia dietro una scia di refusi, confidando forse anche in questo aiutino successivo. Eppure, se mi scappa di digitare ‘Crsto’ ritrovo come suggerimenti ‘Cretto’ (che ho bisogno del dizionario per scoprire che è una forma in disuso per spaccatura), ‘Crato’ (che nessuna reminiscenza geografica mi aiuta a situare in Portogallo), ‘Cesto’ e ‘Casto’ …

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