Iran: come logorare i cristiani

Assemblee di Dio, Chiesa Anglicana, evangelici in generale, così come le comunità familiari sono nel mirino delle autorità iraniane, impegnate a fiaccare i cristiani in Iran

Da quando nel 2005 Ahmadinejad ha preso il controllo del governo della Repubblica Islamica dell’Iran, ha portato avanti con volontà ed entusiasmo l’impegno di estirpare il cristianesimo dal suo paese, promessa quest’ultima che fece a un gruppo di eminenze religiose per assicurarsi il loro appoggio. A periodi alterni l’intensa attività di controllo, pressione e oppressione ai danni delle comunità cristiane ha contribuito in maniera determinante a creare un’atmosfera di tensione e paura tra i cristiani iraniani. Per citare un esempio, le Assemblee di Dio sono state nel mirino delle irruzioni e delle discriminazioni della polizia iraniana in molte città, tra le quali Rasht, Tehran, Ahvaz, Esfahan e Oroumiyeh, ricevendo (naturalmente assieme ad altre denominazioni e chiese familiari) intimidazioni e minacce al fine unico di bloccare ogni attività evangelistica, i culti in lingua farsi, gli insegnamenti e la distribuzione della Bibbia.

Nelle ultime settimane, le autorità iraniane hanno eseguito una serie di arresti indiscriminati di cristiani, a quanto pare allo scopo di scoraggiare i musulmani (specie gli ex musulmani convertiti al cristianesimo) a frequentare le chiese. 12 persone sono state prelevate a Esfahan e condotte nelle stazioni di polizia. Leader, partecipanti a incontri di chiesa e membri di chiese non registrate sono stati il bersaglio di questi fermi. Il 22 febbraio scorso sono finiti nella rete degli arresti Hekmat Salimi (pastore della Chiesa Anglicana di San Paolo), Giti Hakimpour (pastore della Chiesa Anglicana di San Luca), Shahram Ghaedi, Maryam Del-Aram, Shahnaz Zarifi, Enayat Jafari e Majid Enayat (membri di chiesa e di comunità familiari). Altri arresti di questo tipo sono avvenuti nei giorni seguenti in altre città e non risulta ad oggi nessun capo di imputazione nei loro confronti. Inoltre, la Chiesa Protestante “Emmanuel” e la Chiesa Evangelica di San Pietro hanno ricevuto l’ordine di interrompere i servizi in lingua farsi: naturalmente quest’ultimi sono quelli che potrebbero raggiungere più persone (anche non cristiane).

E’ dunque plausibile considerare questi arresti come parte di una più ampia strategia di logoramento nei confronti delle comunità cristiane iraniane, volta a scoraggiare i credenti e a convincerli a non partecipare agli incontri e ai servizi nelle chiese, oltre che a, come si diceva, bloccare ogni attività evangelistica e la diffusione del Vangelo nel paese.

Fonte: porteaperteitalia.org.

TAGS: christophobia, cristianofobia, Cristofobia, Chiesa, fede, discriminazioni, persecuzioni, cristiani, copti,  Africa, Europa, Asia, America, Medio Oriente, laicismo, Indù, Islam

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