IRAQ-UE/ Mario Mauro: un accordo storico in difesa dei cristiani perseguitati

Mario Mauro domenica 20 gennaio 2013

Ieri il Parlamento Europeo, dopo un negoziato durato tre anni, ha approvato il mio rapporto sull’Accordo di cooperazione e partenariato UE-Iraq che rappresenta in assoluto la prima relazione contrattuale mai istituita tra le parti. L’accordo, concluso per un periodo (rinnovabile) di dieci anni, mira a costituire una solida base per rinsaldare i legami tra l’Iraq e l’UE. Nella sua prima sezione, prevede che siano messe in atto attività di cooperazione organizzate in materia di igiene, istruzione, lotta contro la povertà, promozione della trasparenza e di una governance efficace. Esso prevede altresì, in una prospettiva di carattere commerciale, che siano incorporati i principi di base dell’OMC benché l’Iraq non ne sia membro.

Esso contiene inoltre elementi preferenziali non trascurabili riguardanti segnatamente gli appalti pubblici, i servizi e gli investimenti. L’accordo d’altra parte comprende alcune condizioni che fanno riferimento a problemi politici non di minore importanza come la lotta contro le armi di distruzione di massa, contro il terrorismo e il traffico di droga; la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, in particolare delle minoranze etniche e religiose maggiormente esposte a rischi in quest’area. Contestualmente all’approvazione dell’accordo, il Parlamento ha approvato la risoluzione che lo accompagna; essa chiede di prestare particolare attenzione ai diritti umani e alla partecipazione delle donne nella ricostruzione post-conflitto ed ai più alti livelli della vita politica ed economica. Essa invita inoltre le autorità irachene a prendere le misure necessarie per sviluppare una società civile che possa svolgere un ruolo attivo nel processo politico e incoraggiare lo sviluppo di media indipendenti, pluralistici e professionali.

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