J’ACCUSE/ Weiler: per Obama e Romney la fede è un vanto, per l’Ue una vergogna

Joseph Weiler – venerdì 24 agosto 2012

La rivista Cathedral Age ha pubblicato una doppia intervista al presidente Usa, Barack Obama, e al candidato repubblicano, Mitt Romney, sul ruolo della fede religiosa nella loro attività politica. Ilsussidiario.net ha chiesto a Joseph Weiler, professore alla New York University, di commentare le dichiarazioni dei due concorrenti per la Casa Bianca.

Ci sono molte cose che disturberanno e lasceranno sotto shock l’europeo che leggerà queste interviste. Non si potrebbe neanche immaginare un’intervista di questo tipo in uno qualsiasi dei principali Stati dell’Europa Occidentale (la Polonia potrebbe essere differente). Nella maggior parte dei nostri Paesi rilasciare un’intervista come questa vorrebbe dire la fine della carriera politica. Lo stesso risultato che porterebbe negli USA rifiutare questa intervista e trincerarsi dietro la “privacy”.

Di fronte a certe domande il lettore europeo, quasi come se si stesse parlando della vita sessuale di una persona, si rannicchia in un’area privata. Non vedo alcun motivo per cui la religione dei politici non dovrebbe essere oggetto di discussioni e interviste, come del resto le loro caratteristiche morali, specialmente se non facciamo l’errore di mettere sullo stesso piano la professione di fede di una persona con la sua buona fede, la realtà di questa fede o la sua rettitudine morale.

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