Kenya, ancora violenza e morti per la follia fondamentalista – Vatican Insider

Ancora caos nel paese, agguato a Mombasa 4 morti, dopo l’omicidio dell’iman della moschea Masjid Musa

Redazione

Il Kenya affronta nuove violenze, dopo il tragico assalto rivendicato dagli Shabaab somali, al centro commerciale Westgate di Nairobi due settimane che fece decine di morti. Oggi almeno quattro persone sono rimaste uccise negli scontri scoppiati a Mombasa, la seconda città del Paese a maggioranza musulmana, dopo l’omicidio ieri sera di un predicatore radicale islamico. Per rappresaglia una chiesa è stata data alle fiamme.

Ibrahim Ismail, imam della moschea Masjid Musa, ritenuto vicino ai ribelli somali legati ad al Qaida, è rimato ucciso insieme ad altre tre persone in un agguato mentre viaggiava a bordo di un’auto. «Ci sono stati degli spari e il veicolo ha lasciato la strada. Non so come io sia rimasto vivo, gli altri quattro sono morti sul colpo», ha raccontato l’unico superstite.

Stamattina un gruppo di dimostranti scesi in piazza per protestare contro l’uccisione dell’imam ha appiccato le fiamme alla chiesa dell’Esercito della Salvezza nel quartiere Majengo, la polizia – schierata con centinaia di agenti già da ieri sera proprio nel timore di disordini – ha risposto sparando i gas lacrimogeni. Le violenze hanno poi causato la morte di quattro persone, di cui tre per arma da fuoco, l’altra per ferite da arma bianca, ha riferito il Centro kenyano di gestione delle crisi. Almeno sette i feriti.

Il capo della polizia di Mombasa, Kipkemoi Rop, ha annunciato l’arresto di 24 persone. «Non tollereremo che dei selvaggi si impossessino della città», ha dichiarato.

Sul luogo dell’omicidio di Ismail, un altro predicatore radicale, Abubaker Shariff Ahmed ha accusato la polizia di aver compiuto una «vera e propria esecuzione». «La polizia uccide la gente dicendo che è la guerra al terrorismo, ma è una guerra contro l’islam», ha tuonato.

Un copione già visto un anno fa. Le violenze di oggi ricalcano infatti quelle dell’agosto del 2012, sempre a Mombasa, quando l’uccisione di un altro predicatore, anche lui imam della stessa moschea di Majengo, Abud Rogo Mohamed, e predecessore di Ismail, scatenò la rabbia dei giovani fedeli. Rogo era stato sanzionato dall’Onu e dagli Stati Uniti per i suoi presunti legami con gli Shabaab. Anche allora fu assalita e saccheggiata la chiesa dell’Esercito della salvezza, e misure di sicurezza straordinarie furono adottate a protezione delle chiese cristiane di Mombasa e Nairobi.

La Farnesina ha invitato oggi agli italiani presente nella città costiera – abitualmente frequentata da turisti stranieri – ad «esercitare la massima prudenza, evitando di frequentare luoghi affollati». «Non si possono infatti escludere – prosegue il «warning» su viaggiaresicuri.it – manifestazioni o altre situazioni di potenziale rischio».

Fonte: Kenya, ancora violenza e morti per la follia fondamentalista – Vatican Insider.

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