Kenya, attentati in due chiese a Garissa: 17 cristiani morti

Domenica di sangue per i cristiani a causa di due attacchi a una chiesa protestante e una cattolica a Garissa. Almeno 17 morti e 50 feriti, il bilancio degli attentati. Anche gli islamici condannano le violenze

Ancora una domenica di sangue per i cristiani, colpiti non in Nigeria ma in Kenya, questa volta, dove almeno 17 fedeli sono rimasti uccisi e 50 feriti in un duplice attentato compiuto ieri mattina in due chiese di Garissa, città nel nord del paese, vicino al confine con la Somalia. Gli attacchi si sono verificati quasi in simultanea presso la cattedrale cattolica della città e in una piccola chiesa cristiana appartenente alla congregazione Africa Inland Indipendent Church (Aic). Il bilancio più grave è stato registrato in quest’ultima dove – secondo una prima ricostruzione riferita ai media locali dal vice capo della polizia provinciale, Philip Ndolo – uomini armati e mascherati, prima di fare irruzione all’interno, hanno attaccato e ucciso due poliziotti in servizio e si sono impossessati dei loro fucili usandoli, subito dopo, per uccidere i fedeli raccolti in preghiera.

«Eravamo in un momento di silenzio, poi abbiamo udito un violento boato provenire dal tetto e, successivamente, colpi d’arma da fuoco. Alcuni uomini sono entrati in chiesa, ci hanno ordinato di sdraiarci e poi hanno cominciato a sparare. Tutti gridavano e tanti si lamentavano per il dolore», ha raccontato David Mwange, uno dei responsabili della chiesa di Garissa. E mentre nella piccola congregazione cristiana si consumava la tragedia, a poche decine di metri, nella cattedrale cattolica, una granata esplodeva ferendo tre persone. Il duplice attentato segue quello messo a segno lo scorso mese di aprile a Nairobi, nella chiesa della congregazione “Casa dei miracoli di Dio”, poco prima dell’inizio della funzione religiosa che provocò un morto e decine di feriti.

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