Kenya, musulmano convertito al cristianesimo arrestato | Tempi.it

maggio 29, 2014Benedetta Frigerio

Hassan Hussein Mohammed stava per diventare un leader islamico quando l’incontro con una comunità cristiana l’ha portato a convertirsi. Gli ex amici l’avevano già minacciato: «Ti pentirai di aver lasciato il profeta»

Picchiato dai suoi amici musulmani dopo essersi convertito al cristianesimo, Hassan Hussein Mohammed, 26 anni, si trova in carcere da un mese in Kenya senza accuse precise.

«VOGLIO SEGUIRE GESÙ». Tutto è cominciato lo scorso aprile quando Mohammed, che stava studiando nella città di Nyahururu per diventare un leader islamico, è stato inviato dai capi della moschea a Mogotio, piccola città di 15 mila abitanti nell’ovest del paese, per studiare presso la comunità locale.
Nella nuova città il giovane ha incontrato i fedeli della chiesa King’s Outreach, che gli hanno parlato di Gesù, fino a quando il 10 aprile Mohammed non si è incontrato con i leader della chiesa per comunicargli che «anch’io voglio seguire Gesù».

PICCHIATO DAGLI AMICI. Quello stesso giorno, secondo quanto riportato da Morning Star News, il ragazzo è tornato nella moschea di Mogotio per recuperare i suoi documenti, quando i capi religiosi gli hanno domandato di fermarsi a condurre la preghiera. Dopo un po’ di esitazione Mohammed ha accettato, ma quando è arrivato il momento di pregare non gli è uscita la voce e ha ammesso di essersi convertito al cristianesimo. A quel punto i fedeli in moschea l’hanno picchiato fino a ridurlo in stato di incoscienza. «Sono pronto a morire per Gesù e vi perdono per quello che mi avete fatto», avrebbe sussurrato loro Mohammed.

«TE NE PENTIRAI». Ripresa coscienza, il ragazzo si è nascosto in una fattoria vicina finché il 13 aprile è riuscito a raggiungere la chiesa dei suoi amici cristiani. Dopo aver raccontato loro quanto successo, uno dei leader della comunità, Johana Cheruiyot, l’ha invitato a soggiornare da lui. La notizia della conversione però si era ormai diffusa e il 14 aprile Mohammed ha cominciato a ricevere messaggi minacciosi sul telefonino: «Ti pentirai di aver lasciato il profeta».

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«HO SCELTO IL CRISTIANESIMO». Dopo aver partecipato dal 18 al 20 aprile a un evento della comunità cristiana nella città di Eldoret, 300 chilometri da Nairobi, lo scorso 30 aprile 20 poliziotti si sono presentati a Mogotio a casa del pastore Cheruiyot, arrestandolo insieme a Mohammed e ad un altro responsabile della chiesa cristiana. I tre sono stati portati a Eldoret, dove la polizia era rimasta insospettita dalla presenza di un musulmano forestiero, per di più convertito al cristianesimo come Mohammed.
I due pastori sono stati interrogati sulla conversione del giovane e poi rilasciati l’1 maggio. «Durante gli interrogatori Mohammed continuava a ripetere una sola cosa: che aveva scelto di abbracciare la fede cristiana in piena libertà, sorprendendo quanti lo interrogavano», ha spiegato Cheruiyot, ricordando che il giovane è ancora in cella senza un’accusa precisa.

LA VENDETTA. Secondo Morning Star News, i continui attacchi nel paese da parte dei terroristi islamici somali di Al Shabaab hanno reso la polizia molto sospettosa nei confronti dei musulmani, che rappresentano appena il 7,1 per cento della popolazione. Come affermato da un giovane islamico, «noi musulmani siamo spesso associati ai terroristi». I due pastori arrestati e poi rilasciati, consapevoli che «ospitare un nuovo convertito non dovrebbe allarmare affatto la polizia», hanno avanzato questa ipotesi sull’arresto di Mohammed: i membri della moschea l’avrebbero denunciato alla polizia come fondamentalista per «vendicarsi della sua conversione».

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