KENYA – “Si colpiscono le chiese perché sono bersagli facili, ma la motivazione è politica”

Nairobi Agenzia Fides – “Non penso che si tratti di un problema religioso, ma di una reazione per mettere in imbarazzo il governo di Nairobi per quello che l’esercito keniano sta facendo in Somalia contro gli Shabaab” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Paul Darmanin, Vescovo di Garissa, la località del Kenya dove ieri, domenica 1° luglio, uomini armati, probabilmente integralisti islamici somali Shabaab, hanno attaccato due chiese, tra cui la Cattedrale cattolica.Mons. Darmanin descrive a Fides gli attacchi: “Il 1° luglio, intorno alle 10,30 del mattino ora locale, sono state lanciate contro la chiesa di Nostra Signora della Consolata due bombe a mano, delle quali solo una è esplosa di fronte all’edificio, non al suo interno, provocando alcuni feriti leggeri. Alla African Inland Church l’attacco è stato più letale. Gli assalitori, dopo aver ucciso due soldati che montavano la guardia al luogo di culto, hanno gettato alcune bombe a mano all’interno dell’edificio dove i fedeli erano riuniti per la funzione religiosa. Lo scopo era farli fuggire fuori, dove sono stati colpiti con gli AK 47 presi ai soldati. Si è trattato di un attacco ben organizzato nel quale almeno 16 persone sono morte e diverse sono ferite gravemente”.

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