L’ “Oscurantismo” cattolico secondo il Sole 24 Ore

Gli anni passano ma le polemiche, almeno sul versante della bioetica, rimangono le stesse, come dimostra per esempio il mai tramontato interesse circa la presunta utilità terapeutica delle cellule staminali embrionali e l’altrettanto presunto oscurantismo cattolico sulla ricerca scientifica.

L’ultimo contributo in questo senso arriva dalle pagine di Domenica, l’inserto culturale de Il Sole 24 Ore, che oggi ospita un intervento di Charles Sabine, inviato della Nbc News affetto da corea di Huntington, il quale prende di mira non meglio precisate «associazioni cattoliche» colpevoli – secondo Sabine – di tarpare le ali alle sperenze di molti malati a causa della loro opposizione alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, che, se accolta, «sarebbe disastrosa per il finanziamento delle ricerche» [1].

 

Ora, posto che a quanti soffrono di una malattia – tanto più se incurabile o rara, come nel caso di Sabine – va la massima vicinanza non solo assistenziale ma anche umana, è il caso, onde evitare confusione, di riepilogare la delicata questione della ricerca sulle cellule staminali embrionale. Ricerca alla quale i cattolici (salvo eccezioni) e anche molti laici si oppongono per una ragione semplice: essa, attraverso il prelievo delle summenzionate cellule, comporta – ed ha purtroppo comportato – la distruzione e dunque l’uccisione di innumerevoli embrioni umani. Di qui la necessità di un limite anche giuridico a questa minacciosa frontiera di ricerca.

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