La chiesa copta: “Con i militari, contro le organizzazioni violente” – Vatican Insider

Durissimo comunicato della maggiore comunità cristiana dell’Egitto. Che esclude ogni ipotesi di mediazione con i Fratelli Musulmani e accusa i media stranieri.

Giorgio Bernardelli

Si schiera nuovamente dalla parte dell’esercito, e senza alcun distinguo, la Chiesa copta ortodossa in Egitto. Dopo tre giorni di violenze seguite allo sgombero dei presidi pro-Morsi venerdì notte la comunità guidata da papa Tawadros II ha diffuso la sua prima reazione ufficiale. Lo ha fatto al termine della “giornata della collera” che – mentre al Cairo la polizia sparava ancora sui sostenitori di Morsi – fuori dalla capitale ha visto di nuovo decine di chiese ed edifici legati alla presenza cristiana presi d’assalto dagli islamisti. Va anche segnalato, però, che in alcuni casi – come a Sohag e a Mynia – vi sono stati musulmani moderati che hanno dato vita a catene umane per opporsi agli islamisti e proteggere i luoghi di culto cristiani.

Al termine dunque di un’altra giornata convulsa è giunto un comunicato molto duro diffuso attraverso il sito internet di papa Tawadros dalla maggiore confessione cristiana egiziana; un testo che non lascia aperto alcuno spazio al dialogo con i Fratelli Musulmani. La Chiesa copta ortodossa si dichiara infatti “dalla parte della legge egiziana, delle forze armate e di tutte le istituzioni civili egiziane nel fronteggiare violente organizzazioni armate e forze oscure malevole, sia interne sia esterne”. Più che alle piazze dove si sono barricati i Fratelli Musulmani, invita a guardare al quadro più generale di quanto sta avvenendo da settimane ormai nel Paese. “Gli attacchi a edifici governativi e a chiese pacifiche stanno terrorizzando tutti, sia i copti sia i musulmani – si legge nel testo diffuso dal papa copto Tawadros -. Queste azioni sono contro ogni religione, contro ogni moralità e contro ogni senso di umanità”.

La Chiesa copta dà anche un giudizio pesante sul modo in cui, fuori dall’Egitto, viene raccontata la crisi: parla espressamente di “falsità trasmesse dai media occidentali” a cui chiede di rivedere “in maniera oggettiva” il modo in cui vengono descritte le azioni di quelle che vengono  definite senza mezzi termini “sanguinose organizzazioni radicali”. “Invece di legittimarle con un sostegno globale e una copertura politica mentre tentano di spargere devastazione e distruzione nella nostra amata terra” – sostiene la Chiesa copta ortodossa – i media dovrebbero raccontare “tutti gli eventi con verità, accuratezza e onestà”.

Più in generale Tawadros accusa i Fratelli Musulmani di aver cercato in tutti i modi lo scontro settario. E da parte sua ribadisce il sostegno all’”unità nazionale” e il rifiuto di qualsiasi “interferenza internazionale nei nostri affari interni”. “Mentre la mano del male continua a bruciare, uccidere e distruggere – è la conclusione -, le mani di Dio si fanno più vicine per proteggere, rafforzare e costruire. Abbiamo piena fiducia che Egli condurrà il popolo egiziano in questo momento delicato della nostra storia fino a un futuro migliore pieno della pace, della giustizia e della democrazia che il popolo della Valle del Nilo merita”.

Questa presa di posizione riflette lo stato d’animo della grande maggioranza dei copti, che in molti modi in questi giorni hanno espresso il loro sostegno all’esercito anche sull’onda dell’orrore per gli attacchi alle chiese. Ma – nello stesso tempo – rischia di esporli ulteriormente all’ira dei radicali. In una spirale che appare sempre più pericolosa.

Fonte: La chiesa copta: “Con i militari, contro le organizzazioni violente” – Vatican Insider.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Africa e Medio Oriente e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.