«La Chiesa in Asia è perseguitata, ma cresce continuamente» – Vatican Insider

Dialogo con padre Cervellera in occasione dei dieci anni dalla nascita della versione web di AsiaNews celebrati in un simposio internazionale

Mauro Pianta
ROMA

 

 

Dieci anni vissuti pericolosamente, in prima linea, per annunciare Cristo e raccontare l’Oriente. Oggi, alla Pontificia Università Urbaniana in Vaticano, si celebra il simposio internazionale organizzato da AsiaNews per capire il presente e il futuro dell’Asia e per celebrare i 10 anni dalla nascita dell’agenzia on-line. AsiaNews è l’agenzia del Pime, il Pontificio Istituto Missioni Estere fondato nel 1850 da mons Angelo Ramazzotti e divenuto nel tempo una “comunità di vita apostolica” formato da preti e laici consacrati la cui missione è l’annuncio del Vangelo ai non cristiani. La versione cartacea di Asianews è nata nel 1986, l’approdo al web risale al  1 novembre 2003. Oggi la realtà diretta da padre Bernardo Cervelliera può contare su cinque redattori italiani, due traduttori cinesi, due inglesi e oltre trenta corrispondenti.

 

Padre Cervellera, come sta e come è cambiata la Chiesa in Asia negli ultimi dieci anni?

«La Chiesa, nonostante le persecuzioni , è vivacissima, cresce continuamente. In quel continente sterminato c’è un’esperienza che può contagiare positivamente tutta l’Europa.  Essa documenta come la fede dia senso alla vita, possa tutelare la dignità della persona e rendere davvero più umana tutta la società. Sul piano politico, poi, l’Occidente tende a privilegiare l’approccio economico e del profitto , ma i problemi dell’Asia sono anche problemi del mondo».

 

Vogliamo tentare un primo bilancio di questo decennale on line?

«AsiaNews.it è nata per correggere la visione un po’ angusta e provinciale di un’Europa che si chiude in se stessa, e soprattutto per interessare l’occidente all’Asia e alla sua evangelizzazione. Prima che i superiori del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere) pensassero al lancio dell’agenzia quotidiana, ricordo che avevo cercato di farmi inviare come corrispondente in Asia, in particolare in Cina. La risposta da parte di diversi direttori di quotidiani e settimanali era sempre la stessa: l’Asia è un continente troppo lontano. Sono bastati pochi mesi per far crollare questa chiusura nei confronti dell’Oriente. Il tempo,insomma, ha dato ragione alla nostra intuizione, che pescava nel desiderio missionario e nello slancio di Giovanni Paolo II, che già nella Giornata mondiale  della gioventù a Manila (1995) aveva profetizzato :”L’Asia è il continente da evangelizzare nel terzo millennio”»

 

Perché insistete tanto sul tema della libertà religiosa?

«Perché essa è la base di tutti i diritti umani, il perno su cui si fonda la dignità di ogni uomo, che è creatura di Dio, fonte di libertà e di incontro. Garantire la libertà religiosa è anche la via per assicurare una convivenza fra gruppi e popoli, che eviti sia il fondamentalismo, dove una religione domina sulle altre; sia il laicismo, dove si emargina il contributo delle religioni alla società, secondo l’insegnamento di Benedetto XVI».

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Cosa dice l’esperienza delle chiese asiatiche ai cristiani d’Occidente?

«Quell’esperienza rappresenta un grande contributo di testimonianza. Le Chiese dell’Asia, nella loro piccolezza numerica, “danno della loro povertà” e con la loro forza evangelizzatrice rispondono da tempo all’invito di papa Francesco, di “uscire” verso le periferie esistenziali e geografiche. Tutto questo è un invito a imparare da loro, ma anche a partecipare all’evangelizzazione dell’Asia, uscendo anche noi per offrire il bene più prezioso: la salvezza che ci è stata donata da Gesù Cristo, fonte di un vero umanesimo a tutte le latitudini. E AsiaNews, questo piccolo strumento di missione, è un ponte ed una porta per “uscire”. »

Fonte: «La Chiesa in Asia è perseguitata, ma cresce continuamente» – Vatican Insider.

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