La Chiesa sopravviverà? | Da Porta Sant’Anna

E’ a dir poco terrificante constatare come la mentalità dei cattolici non sia più formata dal Vangelo e dalla dottrina immutabile della Chiesa, ma dai mezzi di comunicazione laicisti e anticattolici. Tante volte, non si riesce a sottrarsi a questo impero diabolico. La Chiesa viene attaccata dai suoi stessi membri, i quali cercano di snaturarne il cammino verso il Signore. I santi vengono “sopportati”. Quasi si prova una certa vergogna nell’affermare la loro presenza nella comunità ecclesiale. Per il “politicamente corretto”, vengono oscurati esempi fulgidi di fede, per non irritare il mondo sociale e i fedeli di altre religioni. La liturgia invece di essere “il centro e il culmne della vita del credente” (SC 10), diventa il luogo dove esprimere la ritualità più abberrante con il pretesto di renderla “più vicina” agli uomini. Nella celebrazione dei Sacri Misteri, Dio incontra il suo popolo, ed il popolo incontra Dio in spirito e verità. Nella Liturgia, il cuore orante del credente deve essere rivolto al Signore con il canto, l’intercessione, il silenzio. La fedeltà al Magistero autentico, è sopportata come fondamentalismo religioso. Mons. Lugi Negri, in una sua recente intervista ha affermato: “né il clero né il popolo cristiano si formano più attorno al Magistero, si lasciano convivere i magisteri paralleli, modi di pensare e concepire e comunicare la fede che hanno come riferimento un teologo, un ecclesiastico, non il vescovo di Roma…” .

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