La dolce morte bussa alla porta – [ Il Foglio.it › La giornata ]

In Olanda le assicurazioni rimborsano l’eutanasia. Boom di richieste per le nuove unità di medici che portano a casa l’ultima pillola. Terminati anche tredici malati psichiatrici. “Neanche i nazisti ci avevano pensato”

oma. Laatstwilpil, o “ultima pillola volontaria”. In olandese si chiama così il farmaco eutanasico che da questa settimana arriva a casa dei cittadini pagato per la prima volta dalle compagnie di assicurazioni. Si passa così dalle polizze sulla vita a quelle che coprono i costi per uccidere i contraenti. Roger van Boxtel, a capo del colosso assicurativo Menzis, ha dichiarato in una conferenza stampa che la compagnia assicurativa coprirà da oggi i costi dell’eutanasia per quelle persone che soddisfano i criteri della “clinica speciale” del gruppo Nvve.

Quest’ultima ha appena lanciato il programma “Levenseinde”, fine vita, si tratta di quindici unità eutanasiche mobili che uccidono i pazienti a domicilio. E’ il primo esperimento al mondo di eutanasia porta a porta in cui le assicurazioni coprono le spese dell’operazione. Ad approvare il programma di “eutanasia ambulante” è stato il ministro della Sanità, Edith Schippers. Delle 456 persone che si sono registrate per essere uccise, oltre cinquanta finora hanno ottenuto l’eutanasia a casa e di loro soltanto il 30 per cento soffriva di una malattia in stato terminale. Scandalo hanno generato in particolare i tredici disabili psichiatrici che hanno avuto accesso al farmaco della morte in questo periodo. In Olanda, infatti, possono accedere all’eutanasia anche i malati non terminali, ma il cui dolore sia ritenuto “insopportabile”, laddove il criterio per giudicarlo è del tutto soggettivo.

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