La parabola del buon twittatore | Chiesa | www.avvenire.it

Una sorta di “parabola” sulla presenza del Papa su Twitter è stata raccontata ai microfoni della Radio Vaticana dal portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. “Il nuovo twittatore – ha detto il religioso – uscì nel continente digitale per twittare. Alcuni abitanti del continente dissero: ‘Che ci fa qui questo intruso? In questo campo solo noi sappiamo che cosa e comebisogna twittare!’. E lo presero in giro e gli volsero le spalle. Altri abitanti dissero: ‘Interessante e divertente! Vediamo se avrà più followers di altri VIP, attori o calciatorì.E fecero le loro considerazioni sui numeri, ma non pensarono a cosa dicevano i tweet e dopo un pò se ne disinteressarono. Altri dissero: ‘Bene. C’è qualcuno che si preoccupa di dirci delle cose che ritiene importanti per ognuno di noi. Staremo attenti per vedere e sentire, e saremo contenti di ritwittare ai nostri amici in ricerca come noì. E i tweet portarono frutto e si moltiplicarono, per trenta, per sessanta, per cento… Chi ha orecchi per intendere, intenda”.Con il suo racconto nello stile evangelico, padre Lombardi ha avviato la settimanale riflessione sull’attività del Papa osservando che a meno di una settimana dall’ingresso di Benedetto XVI su Twitter, non si arresta il boom di contatti sull’account “@Pontifex” e il traguardo del milione di follower sembra sempre più vicino”.

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