La politica deve “guardare” al Paese reale, dove primeggiano economia, morale e bipolarismo !

La  grave situazione della n/s Italia necessita di provvedimenti contingentali, risolvibili e tali che con un Governo in carica non sfiduciato e con un nuovo Parlamento in grado di legiferare, non necessita di una “task quirinalizia” per risolvere una crisi che oltre che economica e politica, è anche morale !

Oggi la politica è diventata un “mestiere”, una “professione”, un “lavoro” che quasi spinge la persona ad entrare nei meandri dei suoi “palazzi”, dei suoi “corridoi”, dei suoi “ambiti “ non per vocazione o per quello di svolgere un’azione per il bene comune, ma per raggiungere quei privilegi che derivano dal potere, dimenticando il resto della quotidianità .

La coscienza, come dice il Cardinale Tettamanzi nel libro “Lo sguardo di cristo”, è il “posto” dove l’uomo colloquia con se stesso in libertà, non in libertinaggio, quindi non si deve tacere, ma difendere, anche il versante della morale .

Certo la politica odierna è ben diversa da quella di un tempo trascorso dove una volta i “politici” dilapidavano intere proprie fortune non per vanità, ma per magnanimità, per amore della Patria, per essere utili, mentre oggi, purtroppo, cercano di trafugare “beni” per ultra possederne, per conquistarsi un posto al sole e dove trionfano immagini di persone che si dichiarano, quando è comodo, anche cattolici quale culto cieco bieco aberrante, politica rappresentata da personaggi compiacenti, da individui che cercano nel potere una risposta al loro carattere ribelle, impulsivo, istintivo, quale apice in un disdicevole ed inquietante stato di stress, di ansia, di avidità del potere !

Per questo motivo, si danno da fare per arrivare a quel potere, che in seguito degenera, appunto, in una depressione, vera patologia di una malattia che necessita di psico-farmaci, per poi giungere ad uno stato di dissociazione, confusione, schizofrenia grave, ma felici per il momento di smentire quel detto del buon Presidente Andreotti “ il potere logora chi non ce l’ha ”, visto che loro sono ( a parole) dotati di buoni propositi !

E che buoni propositi ! mentre dall’altra parte, quella della gente, del popolo minuto, dell’individuo onesto obbediente ed osservante alle leggi non può che subire umiliazioni, sentire bugie e dover adattare alle “involontarie circostanze” la loro dignità  morale .

Ecco perché la politica è formata da inediti rappresentanti che da troppo tempo cercano di trasformare i n/s paesi e le n/s città in un agglomerato di persone, dove vengono distribuiti regali, agevolazioni, assistenza e ri-conquistare quelle frustrazioni e far vincere quei desideri da lungo tempo repressi a causa di chi sa quali circostanze !

Abbiamo bisogno di onesti Politici che ci amministrano per il bene di tutti come li vuole la buona politica e da buoni Sacerdoti che sappiano, da buon samaritani, evangelizzare e non agire come arroganti funzionari, impiegati o dipendenti della Chiesa come dice Papa Francesco “ lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio” ( S. Pasqua Piazza San Pietro 31 marzo 2013).

Ritornando alla politica, il cittadino si domanda : perché i risultati elettorali, a parte la forte astensione dal voto dell’elettorato ritenuto moderato, favoriscono ed agevolano Movimenti o Partiti che possono contare sui loro fedelissimi ?

Indubbiamente questo “intreccio di cespugli” non soltanto ostacola una efficiente governabilità, ma riduce, per ora, la possibilità al cittadino di dare un voto di indirizzo, anziché di investitura, per cui necessita una riforma della legge elettorale che consenta la valida e libera espressione dei cittadini in soli due Partiti Politici e “liberare” la politica dai gruppi di potere .

Parafrasando il Sommo Vate Dante Alighieri, oggi 2013, non si può che pensare, “Ahi serva Italia di dolore ostello nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello!” ( Dante- Purgatorio VI°)

E’ auspicabile che la politica non dia più sfogo ad arroganze, assuefazioni, assunzioni di potere, ingiustizie, ma svolga un’opera meritoria al fine di arrecare utilità e bene comune.

Questi sono i problemi che necessitano priorità assoluta, se vogliamo essere una civiltà della filosofia realistica. La “task quirinalizia” è avvertita !

E con le parole del Beato Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza!”

Previte.

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