La road map del Vaticano su Siria e “risveglio arabo” – Vatican Insider

Un intervento del presule del Dialogo Interreligioso traccia con chiarezza senza precedenti la linea vaticana, alla vigilia del papa in Libano

Alessandro Speciale

A meno di una settimana dal difficile viaggio di papa Benedetto XVI in Libano, la Santa Sede ha delineato in modo chiaro ed esplicito la sua policy nei confronti del Paese dilaniato dalla guerra civile. Ma l’intervento pronunciato ieri dal padre comboniano Miguel Ángel Ayuso Guixot, segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, durante una conferenza di alto livello a Istanbul sul “risveglio arabo” va molto oltre: delinea la posizione del Vaticano sugli eventi che hanno sconvolto negli ultimi anni due anni il Medio Oriente e il Nordafrica, in una fase in cui l’entusiasmo iniziale ha lasciato il passo allo scetticismo e le comunità cristiane della regione si sentono sempre più nel mirino.

Sulla Siria, padre Ayuso – un esperto di islam e Medio Oriente, che ha diretto per anni il Pontificio Istituto di Studi Arabi e di Islamistica prima di essere chiamato in Curia a inizio estate – riassume in cinque punti le priorità del Vaticano: cessazione immediata delle violenze da parte di tutti gli attori in gioco; dialogo come percorso necessario per “rispondere alle legittime aspirazioni del popolo siriano”; riaffermazione del principio dell’unità del Paese “a prescindere da affiliazioni etniche e religiose”; richiesta alla Siria, in quanto “membro alla famiglia delle nazioni”, di “riconoscere le legittime preoccupazioni della comunità internazionale”; infine, appello alla comunità internazionale perché si “dedichi al processo di pace in Siria e nell’intera regione”.

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