La storia di Aqsa Mahmood: dalla migliore scuola della Scozia al jihadismo | Thank You Oriana

2 settembre – Amnesty International denuncia la “sistematica pulizia etnica nel nord dell’Iraq” ad opera dello Stato islamico, Is. L’associazione elenca i crimini di guerra, le uccisioni sommarie, i rapimenti di massa contro appartenenti a minoranze etniche e religiose. Il titolo del rapporto è “Pulizia etnica di dimensioni storiche, lo Stato islamico prende sistematicamente di mira le minoranze nel nord dell’Iraq”. Un pamphlet sull’orrore islamico, insomma. Un orrore islamico che si arricchisce di storie incredibili, ma vere, come quella di Aqsa Mahmood.

Fari puntati – Lei, 20 anni e originaria di Glasgow, è la figlia di un facoltoso uomo d’affari, che le ha offerto la migliore istruzione possibile in una prestigiosa scuola privata. Insomma, il profilo di una privilegiata ragazza britannica, con davanti a sé un radioso futuro di successi. Eppure, per le autorità britanniche, è prima di tutto una jihadista. La sua storia sta monopolizzando l’attenzione dei media del Paese, già alle prese con la paura dei terroristi nati e cresciuti in casa, e magari pronti a colpire. Tanto che David Cameron, il premier, ha esplicitamente parlato del “rischio attentati” in Gran Bretagna.

“Sangue in strada” – Un anno fa Aqsa ha lasciato l’università per abbracciare la jihad in Siria: da allora, sul suo profilo Twitter, ha cominciato a mandare messaggi inquietanti, fino ad arrivare ad invitare i musulmani inglesi a seguire l’esempio degli attentatori alla maratona di Boston, per “portare il sangue nelle strade dell’Occidente”. Su Twitter, la ragazza di Glasgow utilizza lo pseudonimo di Umm Layth. Come immagine, la bandiera nera dell’Isis. Tra i tweet di propaganda con cui inonda la rete, frasi come: “Se non puoi farlo sul campo di battaglia allora porta il campo di battaglia dove sei tu”.

Lo sgomento – La famiglia di “Umm Layth” ancora non riesce a credere che la loro figlia possa aver abbracciato la follia dell’orrore islamico, la jihad. Il padre, in Gran Bretagna, era perfettamente integrato: dopo il suo arrivo in Scozia dal Pakistan ha costruito una florida impresa. Mahmood è stata poi mandata alla Craigholme School, uno degli istituti più esclusivi di Scozia. Anche gli amici sono increduli: ancora la ricordano come una ragazza “occidentale”, che amava il trucco e gli abiti alla moda, una ragazza a cui piaceva stare in compagnia. Una ragazza che, ora, sta con i jihadisti.

http://www.liberoquotidiano.it/news/11682513/Jihad–la-storia-di-Aqsa.html

Fonte: La storia di Aqsa Mahmood: dalla migliore scuola della Scozia al jihadismo | Thank You Oriana.

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