La storia L’uomo che vuole salvare l’aramaico

Un cristiano maronita israeliano vuole far rivivere anche nella vita cultura e nella vita ordinaria la lingua parlata da Gesù.

Shady Khalloul è un cristiano maronita. Vive in Israele, in un’area di lingua araba, a pochi passi dal confine libanese. A differenza però della maggior parte dei cristiani israeliani, che si vedono come parte della civiltà araba, Shady ha scelto di sottolineare la sua radice aramaica. Nella sua casa infatti, la tv parla aramaico, si sfogliano libri in aramaico, si chiacchiera in aramaico, si prega in aramaico…si vive la quotidianità in aramaico. Shady e la sua famiglia hanno scelto così di parlare una lingua ormai dimenticata, la lingua del loro popolo e del loro credo cristiano maronita.

L’Aramaico è, dopo l’ebraico, la lingua più usata nella Bibbia. Ma soprattutto è l’idioma dei cristiani maroniti. Nel mondo oggi ci sono più di 12 milioni di maroniti che però parlano la lingua del territorio in cui sono stanziati, dimenticando quell’enorme patrimonio che è l’aramaico. Quest’idioma perduto è una lingua semitica, molto simile all’ebraico ed al fenicio, che il popolo di Israele apprese nel periodo doloroso della cattività Babilonese e che diventò così e per lungo tempo, la lingua della Palestina: infatti fu la lingua parlata da Gesù, dai suoi primi discepoli e da tutto il popolo ebraico. Oggi però pochi israeliani hanno dimestichezza con l’aramaico e i cristiani maroniti stessi ne fanno poco uso. Shady ha deciso così di spolverare questi 3000 anni di storia e di diffondere l’idioma tra la popolazione cristiana in Israele. Come?

Ha creato il Centro Aramaico Maronita, di cui è presedente, che organizza da diversi anni una scuola di lingua aramaica gratuita per bambini e adulti. Ogni venerdì dalle pareti delle aule si sente cantare, leggere e parlare in aramaico. Tuttavia Shady non crede che questo sia sufficiente: il Centro ha fatto appello al Ministero della Pubblica Istruzione, chiedendo e ottenendo la possibilità di far rientrare nelle ore d’insegnamento l’aramaico che è diventato così una materia al pari delle altre nelle scuole nel loro villaggio. In più ha avviato un progetto di legge per il riconoscimento della minoranza aramaica in Israele, oggi però bloccato dal Ministro della cultura e dello sport. Altro sogno ancora più grande, ma lontano, è quello di stabilire un insediamento per preservare la cultura aramaica. Piccoli passi che concretizzano il desideri di Shady di far riconosce al mondo che il popolo aramaico non si è estinto e che, sebbene sparsi per il mondo, tutti i suoi membri sono accomunati da una stessa lingua per la liturgia e il culto.

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Fonte: La storia L’uomo che vuole salvare l’aramaico – MissiOnLine.org.

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