Egregio Presidente Asif Ali Zardari,
è con grande dolore e apprensione che insieme alla mia organizzazione, la Cgil, seguo la sorte di Asia Bibi,giovane donna pachistana e giovane madre pachistana,condannata a morte per blasfemia. Sono convinta che un grande Paese come il Pakistan per la sua storia,la sua tradizione, per il suo futuro debba decidere di fermare la condanna a morte di una sua figlia. Sarebbe un atto molto importante e molto apprezzato in tutta la comunità internazionale. Le rivolgo con forza quest’appello perché penso che la libertà e il rispetto tra le religioni siano entrambe condizioni necessarie per la democrazia:la storia ce lo conferma. Dove questa libertà non è stata rispettata ne è derivato un danno di proporzioni incalcolabili. Credo anche che la libertà religiosa sia un diritto umano e che come tale vada considerato dalla comunità internazionale
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